San Michele Arcangelo sconfigge il demonio
dipinto
ca 1700 - ante 1706
Dipinto rettangolare raffigurante san Michele Arcangelo con in mano una spada fiammata e la bilancia intento ad atterrare il demonio che giace vinto ai suoi piedi
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Legnani Stefano Maria Detto Legnanino (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Cappella di San Michele
- INDIRIZZO via Carlo Emanuele I, s.n.c, Bruzolo (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma nobiliare presente sulla tela ne qualifica la committenza, spettante alla famiglia dei conti Grosso da Riva di Chieri, feudatari di Bruzolo. In particolare è Francesco Giuseppe Grosso (1646 circa - 1726) a far costruire la "cappella pubblica di San Michele [...] nella piazza del castello di Bruzolo" chiedendo al vicario generale Ignazio Carroccio di far consacrare l'edificio il 13 gennaio 1706 (cfr. G. Mola di Nomaglio, Dizionario araldico Valsusino, Susa 2007, p. 166, con bibliografia di riferimento). Si tratta di una nuova cappella, di cui la tela costituisce con ogni probabilità l'originaria pala d'altare: alla data di consacrazione dell'edificio, dunque, l'opera era già pronta e collocata in sede. In merito è interessante l'affermazione di Edoardo Barraja, che ricorda come "la tela di ancona, rappresentante il patrono, appare forata da due grosse palle d'archibugio", verosimile esito dell'assedio delle truppe francesi nel 1706 (cfr. Bruzòlo in val di Susa e il trattato del 1610, Torino 1911, p. 31). Menzionata da Andrea Ludovici nella sua rassegna sulla pittura barocca in Valle di Susa con attribuzione a pittore piemontese di inizio Settecento, la tela è stata ricondotta a Legnanino da Claudio Bertolotto in occasione di un sopralluogo a Bruzolo. Il riferimento, mai pubblicato, si fonda sulle affinità iconografiche e stilistiche riscontrabili con la tela raffigurante San Michele Arcangelo con le anime purganti sull'altare di patronato dei Graneri in San Francesco da Paola a Torino, la cui datazione può essere collocata entro il primo decennio del Settecento (su questa tela cfr. la scheda di W. Canavesio in Palazzo Carignano. Gli appartamenti barocchi e la pittura del Legnanino, catalogo della mostra a cura di E. Gabrielli, Firenze 2011, cat. 14, pp. 184-187). Negli anni in cui Legnanino è attivo a Torino per i principi di Carignano e per la committenza dei gesuiti (1694-1703) si colloca con ogni probabilità anche la commissione all'artista da parte del conte Grosso di Bruzolo, consigliere di stato e referendario per la segnatura di Savoia, dunque personalità ben inserita nei circuiti legati alla corte sabauda. La qualità esecutiva, visibile nei dettagli della veste e del volto del santo e riscontrabile malgrado il pessimo stato di conservazione induce infatti a escludere che possa trattarsi di una copia rielaborata da un seguace dell'artista milanese. Il dipinto è citato all'interno della cappella nella visita pastorale di Carlo Vittorio Amedeo Ignazio Delle Lanze del 1744, nello stato della parrocchia di Bruzolo del 1781 e nella visita di Giuseppe Francesco Ferraris da Genola dell'anno successivo (cfr. A.M. Ludovici, La pittura barocca in Valle di Susa, Susa s.d. ma 2011, p. 249 con segnalazione delle fonti d'archivio relative). Nel 1797, nell'inventario dei beni del castello venduti dalla contessa Faustina Mazzetti a Giuseppe Antonio Ollivero, compare "un altare munito d'iccona dipinta nella tela rappresentante San Michele", da riconoscere in quella schedata (cfr. A. Olivero, Giuseppe Ollivero castellano di Bruzolo, in "Segusium", a. XLV, n. 47, 2008, pp. 233-235). In un estratto della visita pastorale del 1843 nella parrocchia di Bruzolo l'opera è nuovamente menzionata in sede (Ludovici 2011, p. 166)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401677
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- STEMMI in basso a destra - gentilizio - Stemma - Grosso di Bruzolo - 1 - D'oro all'aquila di nero, membrata e coronata alla reale, colla bordura nera carica di otto bisanti d'argento. Attorno allo scudo foglie di alloro, alla sommità corona comitale
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0