S.A.R Vittorio Emanuele/ PRINCIPE DI NAPOLI. Vittorio Emanuele III di Savoia
stampa di invenzione,
PERSONAGGI: Vittorio Emanuele III di Savoia. ABBIGLIAMENTO: uniforme; elmo da corazziere. ANIMALI: cavallo. ARMI: sciabola. FIGURE: soldati. PAESAGGIO: pianura; cielo; nubi
- OGGETTO stampa di invenzione
-
MATERIA E TECNICA
carta/ serigrafia
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda. Raffigura, infatti, Vittorio Emanuele III di Savoia (Napoli, 1869-Alessandria d’Egitto, 1947) in età giovanile, prima della salita al trono. Unico figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia era nato nell’antica capitale partenopea proprio per sottolineare il legame che ora univa Casa Savoia a tutta la penisola. Il principe molto gracile alla nascita, nei primi anni di vita venne seguito dalla governante Margareth Lee e poi affidato all’educazione militare del rigido colonnello Egidio Osio. A differenza però della maggior parte dei suoi avi ebbe invece un matrimonio molto felice, nonostante fosse stato, come di consuetudine, combinato. Con l’amata sposa Elena, salì al trono improvvisamente nel luglio del 1900 in seguito all’uccisione del padre Umberto I. Il suo regno è stato tra i più lunghi della storia, ben 46 anni attraversati da cambiamenti profondi della società mondiale, dei paesi e delle istituzioni. Dapprima accondiscendente nella ascesa politica dei liberali, guidò l’Italia alla vittoria della Prima Guerra mondiale che portò al compimento dell’unificazione, seppur con la vittoria mutilata che determinò l’inizio di un nuovo momento storico - politico, il fascismo. Si trovò dunque a regnare in una nuova Europa: l’impero Asburgico era crollato e quello Zarista era finito nel sangue. Appoggiò quindi l’ascesa della nuova classe politica che andava formandosi che purtroppo portò alla tremenda catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, evento che segnò il suo destino e quello della monarchia sabauda. Abdicò in favore del figlio, Umberto II, il 9 maggio del 1946 poco prima del referendum istituzionale. Lasciò l’Italia con la consorte a bordo dell’incrociatore Duca degli Abruzzi che li portò in esilio ad Alessandria d’Egitto, dove spirò il 28 dicembre del 1947 e dove fu sepolto. Il suo corpo è stato recentemente trasferito nel santuario mariano di Vicoforte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399767
- NUMERO D'INVENTARIO R 8203
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, a destra - R 8203 - a incisione/ a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0