IL CONTE AMEDEO VI./ ASSEDIATA VARNA, LIBERA GIOVANNI PALEOLOGO IMPERATORE DI COSTANTINOPOLI/ PRIGIONE DEI BULGARI. 1366. Amedeo VI di Savoia in battaglia durante l’assedio di Varna

stampa di traduzione

PERSONAGGI: Amedeo VI di Savoia. FIGURE: cavalieri. ABBIGLIAMENTO: elmi; corazze; armature; cotte di maglia. ARMI: spade. ANIMALI: cavalli. OGGETTI: bandiere; tenda. IMBARCAZIONI: barca a remi. VEGETALI. alberi; cespugli. VEDUTE: Varna. ARCHITETTURE: torre; ponte; fortificazioni; abitazioni; chiese. PAESAGGIO: prato; fiume; altura; cielo; nubi

  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Rouargue Emile (1795/ 1865): incisore
    Zino Giuseppe (1814/ 1889): disegnatore
    Azeglio Massimo D' (1798/ 1866): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa fa parte di una serie dal titolo “Galleria di quadri moderni di S.M. il Re Carlo Alberto, disegnata da Giuseppe Zino e incisa da valenti artisti coll’illustrazione dei quadri scritta da Tommaso Vallauri”, pubblicata a Torino da Giuseppe Pomba e Comp. Editori nel 1845. Della serie uscì, contrariamente al piano editoriale che prevedeva due volumi, solamente il primo con 26 riproduzioni. Esse riproponevano a un più vasto pubblico la serie di quadri di storia sabauda commissionati tra gli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta a pittori principalmente piemontesi e lombardi dal re Carlo Alberto per rinnovare l’arredo del piano nobile del Palazzo Reale di Torino. Una seconda versione della raccolta, con sole 18 tavole, intitolata “Fasti della Reale Casa di Savoia e della monarchia” fu annunciata sulle pagine della “Gazzetta Piemontese” nel luglio del 1845. Autore della parte narrativa che accompagnava ciascuna incisione, in questa sede non conservata, fu il professore di eloquenza latina dell’Università di Torino Tommaso Vallauri (Chiusa Pesio, 1805-Torino, 1897). La traduzione delle opere pittoriche in disegno per l’incisione venne affidata al “egregio Zino, disegnatore di S.M.”, pittore di origine monferrina. Per l’esecuzione dei rami furono coinvolti sia professionisti piemontesi che celebri incisori francesi e britannici. La prima dispensa con due incisioni, acquistabili a prezzo variabile da 4 a 6 lire a seconda del formato e della carta, fu annunciata sulla “Biblioteca Italiana” nell’ottobre del 1845 e le successive uscirono con cadenza mensile. La serie di incisioni era accompagnata da un elegante frontespizio con le raffigurazioni del Po e della Dora, accompagnato dallo stemma sabaudo fregiato del collare dell’ordine dinastico dell’Annunziata, eseguito nel 1844 a Parigi presso la Chromolitographie Engelmann e Graf. La serie completa delle stampe conservata presso il Castello di Racconigi venne collocata in cornici di gusto eclettico, con richiami neogotici, appositamente realizzate per l’allestimento delle singole stampe in questo ambiente, destinato ad appartamento del sovrano, fissando ciascuna cornice alla tappezzeria con l’uso del filo. La stampa riproduce un dipinto, purtroppo non più reperito, eseguito dal pittore, scrittore e politico Massimo d’Azeglio. L’opera faceva parte di una serie di sei tele commissionate dal sovrano per la decorazione della sala da pranzo in Palazzo Reale a Torino, ingrandita nel 1937 e affrescata sulla volta da Francesco Gonin con una scena della vita del conte Umberto I Biancamano. Per questa sala gli artisti piemontesi coinvolti furono richiesti di rappresentare glorie militari e cavalleresche dei principi sabaudi e dei loro sudditi. La serie di opere venne ridistribuita in vari ambienti del primo e del secondo piano durante il regno di Vittorio Emanuele II. L’opera pittorica in oggetto venne esposta alla mostra annuale di Brera nel 1839. Richiama la partecipazione del conte Verde (Chambery, 1334-Santo Stefano di Campobasso, 1383) alle guerre in Oriente contro Bulgari e Turchi per conto dell’imperatore Giovanni V Paleologo a cui era legato da rapporti di parentela e caduto prigioniero. DESO:La stampa è collocata entro una cornice in legno intagliato e verniciato dal profilo mistilineo e luce rettangolare munita di vetro e di cartoncino sul verso. Tipologia a gola; battuta liscia; fascia modanata. Esternamente a quest’ultima si sviluppa un motivo a traforo costituito da elementi a voluta affrontati che si dipartono, in corrispondenza dei lati maggiori da un elemento ovale con specchiatura polilobata all’interno. In corrispondenza degli angoli ornato a foglie con bacca centrale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399515
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2930
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, al centro - R 2930 (giallo) - capitale - a impressione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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