allegoria della Vittoria come aquila

monumento ai caduti post 1918 - ante 1949

Il monumento composito è collocato all'interno di una piccola area verde ed è delimitato da un basamento rialzato al quale si accede tramite quattro gradini. Di fronte ai gradini trova posto il monumento a lapide dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale: la targa centrale reca la dedica; al di sotto, due targhe marmoree con i nomi dei caduti sono affiancate da altrettanti bassorilievi raffiguranti una figura di soldato ciascuna. Alla sinistra del monumento a lapide vi è un monumento a cippo, sul quale si erge la statua bronzea firmata da Paul Landowski, raffigurante una donna vestita all'antica con scudo istoriato e poggiante su un basamento recante titolo e dedica (fronte) e la targa con i caduti della Seconda Guerra Mondiale (destra). Tra i due monumenti è collocata una decorazione con foglie di alloro e fiori stilizzati in ferro battuto

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo bianco/ incisione
    PIETRA
  • MISURE Profondità: 2.79 m
    Altezza: 3.62 m
    Larghezza: 5.35 m
  • ATTRIBUZIONI Ditta Montafia E Risso (notizie 1921)
    Landowski Paul (1875/ 1961)
  • LOCALIZZAZIONE percorso viario
  • INDIRIZZO Via Lusana, Altavilla Monferrato (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'elemento di maggior rilievo, che conferisce grande pregio all'intero monumento, è la monumentale statua bronzea realizzata dallo scultore franco-polacco Paul Landowski. L'artista è autore, tra gli altri, del celebre "Cristo Redentore" posto nel 1931 sul Monte Corcovado che domina la Baia di Rio de Janeiro. La statua, intitolata "Libertà in Monferrato", ornava il salone del transatlantico Normandie, demolito a Genova; l'allora proprietario del castello di Altavilla, il dott. Franceschini, la acquistò e ne fece dono al comune. Il transatlantico Normandie fu varato nel 1932 e fu disarmato nel 1946 e successivamente demolito. La statua doveva, dunque, già essere stata terminata nel 1932 e deve aver raggiunto la collocazione attuale dopo il 1946. Il titolo che Grignolio cita (1999), ovvero "La Libertà in Monferrato", deve essere stato attribuito all'opera solo dopo tale anno; i riferimenti iconografici presenti sullo scudo istoriato, piuttosto, celebrano la storia francese e gli ideali di libertà, uguaglianza, fraternità, che ben si adattavano al transatlantico francese per cui l'opera era stata progettata. La lapide marmorea dedicata ai caduti della Grande Guerra è stata realizzata, come testimonia la firma, dalla ditta Montafia e Risso di Asti. La stessa ditta ha realizzato anche la lapide ai caduti della Prima Guerra Mondiale collocata nel cimitero di Montemagno (AT) e quella presente a Castiglione Tinella (CN), datata 1921
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100397056-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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