ritratto di Maria Cristina delle due Sicilie
dipinto
1851 - 1851
Marabotti Francesco (attribuito)
notizie 1840-1849
Cornice di legno verniciato in bianco con filettature gialle
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Marabotti Francesco (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte di un più ampio nucleo attualmente conservato presso il castello di Racconigi. La tela, uniforme per dimensioni alle altre della serie, raffigura Maria Cristina delle due Sicilie moglie di Carlo Felice. Legata agli altri dipinti dalla catena inventariale S.M., porta il numero S.M. 110, che trova corrispondenza nell 'inventario del 1879, in cui è registrata l'intera serie allora conservata al castello di Moncalieri, al primo piano, nella Galleria n. 70. Per seguire passo passo la serie è inoltre possibile fare riferimento al numero riportato da un antico cartellino, scritto a inchiostro nero, incollato sul retro dei singoli dipinti (ad eccezione di quelli ottocenteschi, che ne sono privi), in cui viene anche indicato il nome del personaggio effigiato. Nell'inventario del 1879 la serie è composta da 87 quadri, documentati anche, fin dai primi anni Settanta dell'Ottocento, da un altro inventario non datato, ma precedente al 1872, che li registra nella Galleria a ponente, dal numero 209 al 296: "Ottantasette quadri dipinti ad olio su tela rappresentante la Colezione (sic) dei R.li di Casa Savoja cioè da Beroldo a Maria Adelaide tutti con cornici colorite giallo Lunghezza 2,20 larghezza 1,18". Già nella prima metà dell'Ottocento Goffredo Casalis aveva avuto modo di visitare la "stupenda galleria, della lunghezza di centocinquanta passi; ai due lati della quale sono appesi i ritratti, in grandezza naturale, di tutti i Sovrani Sabaudi, ed accanto ad essi veggonsi pure le immagini delle loro Auguste Consorti". Tutti i quadri della serie, risultano, nell'inventario del 1879, scaricati nel gennaio del 1920, presso il castello di Racconigi, dove si trovano tuttora, ad eccezione di alcuni, non più presenti fin dagli anni Cinquanta del Novecento. Queste opere giunsero dunque a Racconigi negli anni di Vittorio Emanuele III e della regina Elena: fin dall'inizio del secolo infatti i sovrani avevano intrapreso il "riordinamento del Reale Castello di Racconigi", poi continuato dal principe Umberto, come attesta l'acquisto già nel 1902, di alcuni "quadri antichi rappresentanti Principi e Principesse di Casa Savoia". Per quanto riguarda l'intera serie appare evidente che sia stata via via accresciuta con il trascorrere dei secoli, fino all'Ottocento. I ritratti, nella maggior parte dei casi, sono stati oggetto di ripetuti restauri che li hanno interessati fino all'inizio del Novecento. Già Cesare Enrico Bertana, aveva individuato la presenza di una galleria di ritratti un tempo a Moncalieri, poi trasferita a Racconigi, non collegandola tuttavia a questa serie. Le opere risalenti alla metà e oltre dell'Ottocento, andarono a completare la serie negli anni di Vittorio Emanuele II. Si tratta dei ritratti di Maria Clotilde Adelaide di Francia (R 1368) e di Carlo Emanuele IV (R 1370) di Costantino Sereno; di Vittorio Emanuele I (R 2865) e di Maria Teresa d'Austria (R 1493) di Tommaso Lorenzone; di Maria Cristina di Borbone (R 1369) e di Carlo Felice (R 2861) di Francesco Marabotti; di Carlo Alberto (R 2829), Maria Adelaide di Lorena (R 2836) ed Elisabetta Maria (R 6660) di Angelo Capisani; di Maria Teresa di Toscana (R 2820) e di Ferdinando duca di Genova (R 6595), di Felice Barucco; infine di Vittorio Emanuele II (R 6596) di Rodolfo Morgari. Il ritratto di Carlo Felice venne acquistato da Vittorio Emanuele II alla mostra della Società Promotrice delle Belle Arti nel 1851, dove Marabotti, originario di Cuneo, l'aveva esposto insieme a quello in pendant raffigurante il consorte, Carlo Felice (R 2861). Il pittore, caro amico dello scrittore e pedagogista Casimiro Danna, si era formato per molti anni Roma, grazie al sostegno del marchese di Pamparato. Divenuto "un de' ritrattisti più valenti dell'età nostra" (C. Danna, 1860) è citato da Stella fra gli artisti presenti nella nuova collezione dei quadri moderni voluta da Carlo Alberto. Per un confronto con il ritratto di Marabotti si veda il dipinto a mezzo busto di Maria Cristina di Borbone attribuito alla bottega di Luigi Bernero conservato nelle collezioni del Quirinale (L. Trezzani 1993)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100218151
- NUMERO D'INVENTARIO R 1369
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI verso su telaio angolo superiore sinistro - 80 - corsivo minuscolo/ numeri arabi - a pennello blu - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0