putti fra tralci e grappoli d'uva
Cassa con struttura piramidata e ampie anse laterali decorata a strigliature, volute rocaille, ghirlande di fiori e conchiglia al centro. Coppia di putti, uno che spreme un grappolo d'uva nella coppa retta dall'altro, allacciati a ghirlande di fiori, seduti sopra la cassa. Coppia di anfore simmetricamente opposte da cui partono ghirlande di fiori, sopra le estremità laterali della cassa. Basamento con volute foliacee e rocaille, conchiglia e fiori al centro, piedini anteriori a volute, piedini posteriori svasati a foglia. Superficie posteriore della cassa e del basamento che finge una parete di ghiaccio, culminante con stemma a campo liscio.Quadrante a girali; ore indicate con numeri romani in nero su placchette sagomate di smalto bianco; lancette con losanga in acciaio brunito; due fori di carica. Lunetta con cristallo molato.Decorazione: volute rocaille attorno al quadrante. Ghiera del quadrante decorata a incavi radiali. Lunetta con motivo cordonato.Montaggio: figure, braccio destro del putto con coppa, vasi e ghirlande di fiori fusi separatamente e assemblati mediante viti. Cassa, basamento, lastra posteriore della cassa, lastra posteriore del basamento, piedini posteriori in pezzi separati. La lunetta si avvita sulla ghiera del quadrante. [continua in note..]
- OGGETTO orologio da mensola
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MATERIA E TECNICA
acciaio/ brunitura
bronzo/ fusione/ cesellatura/ doratura
CRISTALLO
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Piazza Baden Baden, 2, Moncalieri (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio, insieme alla coppia di candelieri (non pertinenti ma così abbinati da Truchetti) fa parte del lascito testamentario effettuato dal generale Renato Truchetti allo Stato nel 1973 affinché "i mobili e gli oggetti provenienti dal Real Castello di Moncalieri [...] siano ivi ricollocati, o in caso di impedimento, nel Palazzo Reale di Torino". Gli arredi (circa una dozzina di pezzi), ricevuti in dono da Maria Letizia di Savoia, sono attualmente collocati nell'appartamento della principessa. L'orologio, come la gran parte dei pezzi del lascito, è espressione di quel gusto neosettecentesco che incontra grande favore nelle scelte dell'Italia umbertina. La presenza a Moncalieri, non documentata negli inventari, secondo Sandra Barberi, dovrebbe situarsi tra l'ultimo decennio del XIX secolo e i primi anni del XX secolo, epoca in cui Maria Letizia, vedova del duca Amedeo d'Aosta, alternava i suoi soggiorni tra Parigi e Moncalieri. L'ipotesi giustificherebbe anche la probabile fattura francese in un momento in cui le vicende politiche italiane escludevano rapporti commerciali con la Francia. (cfr, S. Barberi, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 117, p. 300)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216005
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI sul pendolo - 2268 - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0