allegoria della geometria e della poesia

orologio da mensola,

Cassa a volute foliacee con conchiglia e stemma a campo liscio alla sommità, motivo a griglia e mappamondo sostenuto da volute nella parte inferiore. Basamento scalare modanato con conchiglia al centro, volute e festone di alloro nella parte inferiore. Coppia di putti, l'uno con compasso e riga, l'altro con rotolo e stilo, in bronzo patinato, seduti sul basamento. Piedini a cartiglio con stemma a campo liscio e volute ai lati. Decorazione: ghiera del quadrante a ovoli.Quadrante (diametro 222 mm) a girali vegetali al centro; fondo di ottone dorato e sbalzato con dodici placche di smalto per le ore indicate con numeri romani in blu, minuti incisi di cinque in cinque in cifre arabe lungo l'orlo; lancette di acciaio brunito traforate; due fori di carica.Movimento: platine quadrate di 125 mm di lato con pilastri cilindrici. Scappamento ad ancora larga del tipo ancre en toit. Pendolo tipico con asta d'acciaio e sezione d'appoggio in ottone per la forchetta. Lente massiccia. Sospensione a molla tipo Brocot con regolazione che si effettua attraverso il quadrante. Forchetta con due punte a invito. Due bariletti dentati

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA acciaio/ brunitura
    bronzo/ doratura
    bronzo/ fusione/ doratura a fuoco/ brunitura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina
  • ATTRIBUZIONI Garnier Paul (1801/ 1869): orologiaio
  • LOCALIZZAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Piazza Baden Baden, 2, Moncalieri (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio, insieme ai due candelieri con putti (cfr. inv. 1982, nn. 443-444; 0100216296) , è stato acquistato a Parigi il 13 settembre del 1852 dal fornitore Tommaso Haid "per venir poscia collocati nella sala di trattenimento di S.M. la Regina nel Real Castello di Moncalieri" (cfr. ASTO, Sezioni Riunite, Casa di S.M., Rubrica Mandati, Spese diverse, 1852, cat. 15, n. 1695). Come sottolinea Sandra Barberi, fa dunque parte dell'arredo originale della sala quale veniva costituendosi tra 1851 e 1853, collegandosi esplicitamente alla decorazione, incentrata sul tema dei putti. La pulitura effettuata in occasione della mostra ha rivelato che i putti sono stati bruniti (con applicazione di gommalacca sul fondo oro originale), probabilmente per adeguarli al contrasto cromatico bruno-oro su cui è giocato l'arredo fisso della sala. La modifica deve essere avvenuta subito dopo l'acquisto, se nell'inventario del 1860 i putti risultano di "bronzo bronzato" (cfr. S. Barberi, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 115, p. 294)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216002
  • NUMERO D'INVENTARIO 442
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul verso del basamento - 289 [su etichetta SBAAP] - Garnier Paul - dattiloscrittura -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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