Madonna con Bambino e santi
disegno,
1534 - 1538
Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555)
1488-1490/ 1555
Disegno a carboncino, gesso e acquerello; cartone composto da sei fogli di misura omogenea, disposti orizzontalmente e uniti per sovrapposizione dei bordi. Al centro è raffigurata la Madonna col Bambino in braccio; a sinistra vi sono san Lorenzo in primo piano e san Giovanni Battista più dietro; a destra vi sono san Francesco d'Assisi in primo piano e san Sebastiano più dietro
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto/ acquerellatura
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ATTRIBUZIONI
Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gaudenzio Ferrari
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 12 agosto 1833, insieme ad altri 5 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 57 (Bollea L. C., 1932, p.493): attribuzione che ritroviamo anche negli inventari del 1856 e del 1933 (Gabrielli N., 1933, pp. 156, 198). Successivamente il cartone è stato ricondotto all'ambito giovenoniano da Andreina Griseri (1956, p. 83, p. 139) seppur con l'accostamento a Giovanni Battista Giovenone; una prima attribuzione a Gerolamo è stata proposta da Giovanni Romano (1970, p. 21) ed è stata confermata dalla critica successiva. Non è stato individuato il dipinto cui il cartone si riferisce. Michela Di Macco (in Romano G., 1982, pp. 108-110) ha sottolineato la massiccia componente gaudenziana del cartone, proponendo una datazione alla seconda metà del quarto decennio. La studiosa evidenziava come in questi anni Gerolamo Giovenone, rimasto a Vercelli l'unico documentato erede della vecchia generazione, meditasse con grande attenzione sugli affreschi dipinti da Gaudenzio in San Cristoforo tra il 1530 e il 1534: in questa rilettura del modello gaudenziano il pittore era affiancato dal giovane Lanino, a lui strettamente legato. La Madonna col Bambino e santi eseguita dal Lanino nel 1534 per la chiesa di Sant'Eusebio di Ternengo, ora in Galleria Sabauda, costituisce secondo Romano (1986, p. 59) il precedente del nostro cartone, di cui lo studioso propone, come termine ante quem il 1538, data di esecuzione, da parte di Gerolamo Giovenone, della pala per la famiglia Frichignono del Duomo di Biella (proveniente da San Domenico), opera che "segna un chiaro omaggio alla pala di Ternengo, di cui è libera replica" (Astrua P./ D'Agostino L., 1986, p. 80). A proposito delle cattive condizioni di conservazione, nel 1932 L. C. Bollea ci faceva sapere che il cartone era stato "ridotto a paracamino e solo due anni fa da me ristabilito nel suo formato primitivo e messo in cornice e sotto vetro" (Bollea L. C., 1932, p. 466)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209684
- NUMERO D'INVENTARIO 357
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0