altare,
Paliotto a vasca bombata e delimitato da basamenti sorreggenti coppie di plinti sormontati da colonne tortili cimate da capitelli corinzi e timpani ricurvi. La mostra reca una cornice modanata e centinata sormontata da una tabeazione con timpano curvo. Decorazione: angioletti a tutto tondo sui timpani laterali, coppia di putti recanti una cartella sul fastigio; volute a ricciolo e specchiatura mistilea nel paliotto; intarsi geometrizzanti nei gradini, nei basamenti e nell'architrave
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
breccia
- AMBITO CULTURALE Bottega Luganese
- LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare proviene, assieme a quello della cappella di San Giovanni, dalla chiesa conventuale di San Giuseppe soppressa in età napoleonica. La sistemazione di primo Ottocento comportò alcune manomissioni emerse nel corso dei restauri; prima della collocazione attuale le due opere furono depositate nella vicina chiesa di San Giuovanni Battista. La datazione al primo decennio del Settecento e l'attribuzione a marmoari luganesi è suggerita, oltre che dalle vicende della chiesa di San Giuseppe costruita sotto l'episcopato di Monsignor Tomati (1663-1693), dal confronto con uno dei primi importanti arredi eseguiti all'inizio del Settecento: l'altare maggiore eseguito da Francesco Aprile nel 1708 su commissione del conte Roero Trotti (A. Rocco, La chiesa di San Giuseppe e i Roero nel sec. XVIII, ne "Il Platano", a.XVIII, 1992, pp. 97-105), dove gli intarsi geometrizzanti e gli angioletti presentano affinità con l'altare oggi in cattedrale
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205824
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI cartella della cimasa - DESPON / SATIO / B.M.V - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0