manipolo, serie - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)

manipolo,

I manipoli sono realizzati con il damasco settecentesco, 3 frammenti per il primo, 1 per il secondo, e foderati con la tela di lino, 3 frammenti per il primo, 4 per il secondo. Sul rovescio del primo manufatto, al centro, è cucito un nastro, in tela di cotone viola stinto, al quae sono stati aggiunti altri due nastri, sempre in tela di cotone, ma viola. Le 3 croci, poste al centro del troncone e sulle alette, sono realizzate con un gallone, eseguito a telaio con oro filato, decorato con motivi geometrici, uguale a quello impiegato per la stola e la pianeta. L'orlo delle alette è rifinito con una frangia eseguita a telaio in oro filato

  • OGGETTO manipolo
  • MATERIA E TECNICA filo d'oro/ tessitura a telaio
    SETA DAMASCATA
    seta/ taffetas
    tela di lino
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il damasco appare confrontabile con manufatti realizzati intorno agli anni Cinquanta del Settecento, ad esempio con il telo in gros de Tours lanciato e broccato della collezione Cinini ( D. DAVANZO POLI, La Collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti antichi, in "Civici Musei veneziani d'arte e storia. Bollettino, 1989, vol. XXXIII, n. 1-4", p. 151, scheda n. 133), con il parato, in taffetas lanciato broccato, sempre della collezione Cini (ID:, p. 152, scheda n. 134), con il parato, in damasco broccato, della chiesa parrocchiale di La Salvetat (C. ARIBAUD, Soieries en Sacrestie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Toulouse, Parigi 1998, p. 147, scheda n. 38) e con il paramentale, in damasco della cattedrale di S. Maria Assunta a Verona (G. ERICANI e P. FRATTAROLI (a cura di), Tessuti nel Veneto. Venezia e la Terraferma, Milano 1993, pp. 431-432, scheda n. 115 di C. Rigoni).Già alla metà del Settecento i disegni impostati su un asse verticae cerntrale erano considerati consoni per l'arredo e per la Chiesa, mentre erano inadatti per l'abbigliamento (D. DEVOTI e G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, p. 181). I decori delle stoffe per l'arredamento e per la Chiesa presentavano, generalmente, disegni più "tradizionali" che, raramente, seguivano le novità dei decori delle stoffe per l'abbigliamento, uno stesso motivo poteva infatti perdurare non solo per decenni, ma anche per secoli. Proprio sulla base di questa peculiarità, si data il damasco al terzo quarto del Settecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205665-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE