banco da chiesa, opera isolata - bottega cuneese (ultimo quarto sec. XVIII)

banco da chiesa,

Tre piedi sagomati, di cui quelli laterali formano un tutt'uno con i braccioli; seduta liscia, schienale con tre formelle, di cui le laterali quadrate, e la centrale con andamento convesso in alto e in basso. Nella formella centrale è intagliato, in un medaglione ovale circondato da volute e nastri, uno stemma con torre con porta a centina, due piccole finestre ovali e coronamento. Intorno è il collare dell'Ordine della Santissima Annunziata, da cui fuoriescono cannoni su ruote con palle di cannone

  • OGGETTO banco da chiesa
  • MATERIA E TECNICA LEGNO DI NOCE
    legno/ intaglio/ verniciatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Cuneese
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anticamente forse il banco era unito sul lato anteriore ad un inginocchiatoio (comunicazione orale del parroco don Alberto); l'inginocchiatoio che si trova sul retro potrebbe essere stato aggiunto in un secondo momento (di lato infatti si nota la linea di unione tra due parti, realizzate anche in legni di essenze diverse). Il banco non sembra corrispondere alla descrizione dei banchi commissionati nel 1779 dalla fabbriceria della nuova parrocchiale al falegname di Boves Bartolomeo Peano. Infatti i 56 banchi dovevano essere "muniti tutti dell'opportuno schienale da formarsi, ed eseguiti con bosco di noce generalmente...(...) e lavorati a tutta perfezione senza panelli però, ma tutti uniti, ben in piano...": Archivio parrocchiale di Caraglio, faldone 18, fasc. 1/13, "(5 gennaio) 1779 Atti per la comunità del Luogo di Caraglio di incanti, deliberamenti e con...per la formazione di n° 60 banchi bosco di noce rosso da riporsi nella nuova chiesa parrocchiale di detto luogo...£ 615"( f. 25). Questo banco, come l'altro con stemma del Comune di Caraglio, presenta invece uno schienale con tre formelle, rialzato in quella centrale, al cui interno fu intagliato lo stemma con torre. Le gambe sono però molto simili a quelle degli altri banchi della navata, ed il fatto che lo stemma sia stato abraso induce a datarlo almeno entro il primo decennio del XIX secolo, prima del periodo delle soppressioni napoleoniche dei privilegi gentilizi: per il momento è quindi stata ipotizzata una sua datazione contemporaneamente alla realizzazione degli altri banchi, nell'ultimo quarto del XVIII secolo. Si può pensare che anche gli esponenti della famiglia a cui apparteneva questo stemma abbiano commissionato un banco per la nuova parrocchia, un poco più ricco e con l'arme bene in vista. L'identificazione del casato non è semplice in mancanza degli smalti, e vista la diffusione del simbolo della torre in araldica. Però la presenza intorno allo scudo del collare dell'Ordine della Santissima Annunziata permetterebbe di individuare come possibile committente del banco un appartenente alla famiglia Della Torre da Mondovì, Signori di Roburent e San Michele, con stemma di rosso alla torre d'argento merlata di quattro pezzi. Infatti, secondo quanto riportato dal Manno, solo in questa famiglia sembra esserci stato un cavaliere di tale Ordine, Giacomo Antonio Della Torre, dottore in leggi a Mondovì nel 1574, consigliere di stato, ciambellano, ambasciatore, eletto cavaliere dal duca Carlo Emanuele I nel 1601 o 1602: Manno A. Il patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, feudali ed araldiche desunte da documenti, 1895-1906, vol. 30, pp. 231-232; Elenco dei cavalieri dell'Ordine supremo della SS. Annunziata nel sesto centenario della fondazione 1362-1962, Cascais 1962, p. 30, n. 136. Resta da verificare se nella seconda metà del Settecento o all'inizio dell'Ottocento un suo discendente, più o meno diretto, fosse presente a Caraglio e magari ricoprisse qualche carica di prestigio, forse proprio all'interno del Comune, visto che i due banchi con stemmi sembrano essere stati realizzati secondo uno stesso modello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204838
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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