Sant'Antonio Abate
dipinto,
post 1400 - ante 1449
Della raffigurazione del santo sopravvive soltanto la parte inferiore, in cui fortunatamente si è conservata la sagoma della campanella, che rende possibile l'identificazione del personaggio. Il resto della raffigurazione è stata cancellata dall'inserimento di uno dei due armadietti posti di fianco all'altare. Sullo sfondo si intravvede uno sfondo grigio-verde, sotto al quale c'è il pavimento giallo a mattonelle circolari bordate di rosso. Della figura del santo è visibile soltanto la parte inferiore, con la veste rossa e il mantello blu con il risvolto giallo, davanti al quale si vede metà del bastone con attaccata una campanella
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Novarese
- LOCALIZZAZIONE Baceno (VB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Sant'Antonio abate sarebbe stato realizzato durante il XV secolo, poco dopo la creazione dell'immagine della Madonna del Latte. Probabilmente quindi anch'esso si trovava nell'atrio all'aperto prima che la Cappella venisse inglobata nella Chiesa e che venissero chiusi gli accessi ad essa dall'esterno. Sicuramente questo santo era oggetto di devozione da parte della popolazione; una prova ne è il bue inserito tra gli ex voto dipinti dell'arcata antistante i due affreschi: Sant'Antonio infatti era venerato principalmente come patrono degli armenti e quindi la sua immagine era spesso affrescata in queste valli dedite alla pastorizia e all'allevamento (d'altronde non bisogna dimenticarsi che nella Chiesa di San Quirico di Domodossola esiste, insieme all'immagine del Sant'Antonio abate, anche quella abbastanza rara del San Luguzzone, patrono dei casari, a testimonianza dell'importanza che queste attività rivestivano nell'economia della zona). La figura del Santo non venne infatti danneggiata dall'intervento decorativo che affrescò sulle pareti della Cappella le Storie della Vergine; essa venne preservata, insieme a quella della Vergine a cui venne soltanto ridipinta intorno un'immagine di tipologia più moderna. Il fatto che oggi noi vediamo soltanto la parte inferiore della figura del santo, con il particolare delle campanelle che ci permette di identificarlo, è dovuto all'inserimento dell'armadio a muro soprastante all'inizio del XVIII secolo: fino ad allora l'immagine si era conservata con tutto il suo valore emozionale e devozionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203967
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0