turibolo, opera isolata - bottega piemontese (prima metà sec. XX)

turibolo,

Coppa a sezione circolare, priva di piede, decorata con tre medaglioni figurati: uno con una figura di Santa con una croce non identificabile; il secondo con lo stemma; il terzo con l'iscrizione. Motivi decorativi a festoni e a sferette lungo il perimetro. Coperchio traforato con fori quadrilobati, ornato con medaglioni privi di decorazione e festoni. Piattello di raccordo delle catene animato dallo stesso motivo a foglie strette ed allungate della base e sormontato dall'anello apicale

  • OGGETTO turibolo
  • MATERIA E TECNICA argento/ foratura
    argento/ sbalzo
    lega metallica
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Antonio Abate
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, Moncalvo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa intitolata a Sant'Antonio Abate, ha subito, nel corso dei secoli, vicende storiche particolari. Essa venne ricostruita nel 1623, come chiesa della Compagnia dei Disciplinati dei SS. Pietro e Giovanni. Nello stesso anno, i confratelli concessero la loro chiesa per la celebrazione delle funzioni parrocchiali, dal momento che la chiesa che fino ad allora era servita da parrocchiale era irrimediabilmente danneggiata. In questa occasione, vennero trasportati in Sant'Antonio tutti gli arredi della vecchia parrocchiale e vennero sistemati nella sacrestia. Nel 1774, per volere dei cittadini di Moncalvo, venne eretta una nuova chiesa con funzione di parrocchia (San Francesco) e la chiesa di Sant'Antonio venne restituita alle celebrazioni della Confraternita. Molti arredi sacri vennero ritrasferiti nella nuova chiesa (C. Lupano, Moncalvo Sacra. Notizie edite ed inedite, Moncalvo (AT) 1899, pp. 6-9, 65-69). Estintasi verso la metà del Novecento, la confraternita di Pietro e Giovanni, i beni della chiesa di Sant'Antonio rimasero di proprietà della Parrocchia (intitolata a Sant'Antonio di Padova) e, tuttora, in alcune occasioni, vengono spostati da una chiesa all'altra. Il turibolo, riargentato di recente, presenta delle difficoltà nella datazione. In uno dei medaglioni che ornano la base, infatti, c'è il nome del donatore, un certo Pietro Antonio Caroelli, personaggio influente di Moncalvo, che sappiamo essere stato il committente, nel terzo quarto del XVIII secolo, di una pala destinata ad ornare un altare laterale della Chiesa della Confraternita di San Michele, sempre a Moncalvo (E. Ragusa, "Lo stato dei beni" delle Confraternite: consistenza settecentesca e realtà attuale, in A. Torre, Confraternite: archivi, edifici, arredi nell'Astigiano dal XVII al XX secolo, 1999, p. 139 ). L'opera risalirebbe, quindi, alla seconda metà del XVIII secolo. Tuttavia, il coperchio, con i fori quadrilobati e le catenelle realizzate con una lega metallica argentata, molto leggera, sembrerebbero più recenti. E' possibile ipotizzare, allora, che il turibolo sia frutto di un assemblamento di pezzi diversi: la base, più antica, risalente al Caroelli e il coperchio e le catenelle più recenti, probabilemente create a fine Ottocento e destinate a completare il turibolo settecentesco rimasto frammentario
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199561
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla base, in uno dei medaglioni a rilievo - EX DONO PET(rus) AN T(onius) CAROELLI - lettere capitali - a incisione -
  • STEMMI sulla base, in uno dei medaglioni a rilievo - nobiliare - Stemma - Caroelli Pietro Antonio (?) - troncato: nel primo alla torre caricato di due stelle, nel secondo all'agnello pasquale passante recante lo stendardo crociato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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