ancona, opera isolata di D'Alberto Francesco Antonio (ultimo quarto sec. XVII)

ancona, 1685 - ante 1689

Ancona lignea recante nell'ordine inferiore dei decori vegetali e, in orgine, due teste di cherubini. Su questo ordine poggiano quattro grandi colonne tornite, decorate a festoni di frutti e fiori. Quelle ai lati della nicchia centrale presentano nella metà superiore due putti in atto di sostenere i capitelli sui quali poggia il ricco fastigio superiore. La cimasa è infatti composta da un primo ordine dove trovano posto due angeli reggi corona e un coronamento superiore con cinque angeli, disposti a coppie mentre quello centrale regge un cartiglio dorato. La nicchia è riquadrata da una cornice scolpita a testine di cherubini, ornati fitomorfi e vasi stilizzati. Sopra la nicchia è intagliata la colomba dello Spirito Santo

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ pittura/ doratura/ argentatura
  • ATTRIBUZIONI D'alberto Francesco Antonio (notizie 1684-1717): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare della Madonna del Rosario della parrocchiale di Borgosesia è ricordato a partire dal 1588, quando la Confraternita del SS. Sacramento affrontava la spesa di 154 scudi per la sua sistemazione. Nel 1612 è qui fondata la Confraternita del Rosario (Conti C. 1945, p. 9) ma la prima menzione della ricca ancona lignea compare per la prima volta solo nella visita pastorale di Mons. Visconti, compiuta nel 1689. Gli ordini vescovili ingiungevano che "nel termine di un anno si faccia indorare". Il fatto che non sia ancora dorata presuppone, secondo Stefania Stefani Perrone, una sua fattura non lontana dal 1689. La stessa studiosa ha inoltre evidenziato come "la sottigliezza e raffinatezza d'intaglio, la stessa impostazione di un moderato barocco, l'avvicinano a molte opere scolpite da Francesco Antonio d'Alberto", come l'altare dell'Oratorio di S. Marta a Campertogno del 1709 o quello dell'Oratorio dell'Annunziata a Boccioleto del 1702-1708 (Testori G. - Stefani Perrone S. 1985, p. 177). Un'intervento sull'ancona è comunque documentato solo nel 1696, quando fu promosso ad opera del priore D. Gaudenzio Grassi, forse un consanguineo del canonico Carlo Grassi che nel 1674 lasciava alla chiesa il dipinto di Gianoli raffigurante la "Cattura di San Pietro" (Astrua P. in di Macco M. - Romano G. 1989, p. 237)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199329
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI tabernacolo, retro - INDORATO DI NUOVO A SPESE/ DI BENEFATTORI DI BORGOSESI/ A/ 1882 - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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