ritratto di Maria Luisa della Morra

dipinto, 1800 - 1849
Garelli Pietro (attribuito)
notizie 1800-1849

Ritratto ovale a mezzo busto. La donna volge lo sguardo allo spettatore ed indossa un abito verde a vita alta con un doppio colletto in pizzo bianco che sale fino a coprire la nuca. Sul petto campeggia la collana di perle scure terminante con un pendaglio a croce. L'acconciatura lascia la fronte libera con due riccioli che ricadono sulle tempie ed i capelli raccolti e fermati da una coroncina di perle. Bella cornice in legno dorato con fiori, girali e motivi a palmette negli angoli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Garelli Pietro (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scritta sul retro fornisce numerose informazioni sul personaggio ritratto, ma non è stato possibile rintracciare sue notizie all'interno dei repertori consultati; nelle genealogie delle varie famiglie Della Morra, l'unica dal nome Maria Luisa (in realtà Maria Luisa Adelaide), nata nel 1871, sposa il conte Edoardo Caratti e non il pittore Pietro Garelli. Anche le altre componenti con nomi simili (Luisa o Maria) contrassero matrimoni con membri dell'alta società piemontese. In seguito all'interpretazione della medesima scritta si è ipotizzato che l'autore del ritratto possa essere lo stesso Piero Garelli, di cui però non si è trovata notizia. L'attenzione e la grazia con cui è ritratta la giovane donna denotano, infatti, un'indubbia intimità e, pur nella semplicità dell'impostazione, una profonda delicatezza formale. La dicitura "vissuta sotto il 1° Impero" porta a credere che la Contessa sia vissuta nel primo quarto del XIX secolo, ma si è scelto di mantenere una datazione di massima alla prima metà del secolo. Si sono trovati riscontri puntuali che ripropongono la tipica acconciatura ottocentesca (come il ritratto di Maria Teresa di Savoia realizzato da L. Bernero e pubblicato in L. Laureati - L Trezzani, 1993); mentre vengono a mancare dei confronti stringenti nel campo dell'abbigliamento: l'abito della Contessa, a vita alta come imponeva la moda, si presenta più dimesso e sobrio dei vestiti dalle profonde scollature che scoprivano il collo e le spalle rappresentati in altri dipinti ottocenteschi. La presenza di soli due numeri d'inventario attesta l'ingresso dell'opera al castello in epoca tarda; certamente dopo il 1933 (dato che non compaiono i segni dell'inventario redatto in quell'anno). La scritta sul retro attesta che fu donata al Principe di Piemonte (verosimilmente Umberto II) dalla Contessa Vincenza di Cordenas di Valeggio il 31 maggio 1928. Anche sulla Contessa di Valeggio non è stato possibile reperire notizie storiche di alcun genere. Dal 1982 ca. l'opera si trova nella localizzazione attuale; prima di questa data era in un deposito situato nei pressi di un corso d'acqua
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199237
  • NUMERO D'INVENTARIO R8212
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • ISCRIZIONI Sul retro della tela, in azzurro - xR.2988 - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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