Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena

dipinto, 1625 - 1649

Il dipinto è circondato da una cornice che presenta uno sfondo blu sopra al quale sono intagliati dei motivi dorati geometrici e vegetali.; La scena figurativa richiama la forma di un triangolo al vertice del quale si trova la Madonna in trono con il Bambino, mentre sotto di lei è radunato un gruppo di oranti tra cui risaltano i due santi in primo piano. Negli angoli in alto sono collocati due angioletti che, con il loro gesto, sembrano voler alzare il tendaggio che scende lungo i lati del dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LOCALIZZAZIONE Baceno (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Bettinelli (p. 24) ci informa del fatto che questo dipinto venne posto nella Cappella del Rosario, alla testa della navata laterale di destra nel 1702. In quell'anno vennero infatti aperte due piccole nicchie ai lati dell'altare e per nascondere la nicchia centrale da cui era stata tolta la statua con la Madonna, si pose davanti la nuova tela del Rosario. Da questa collocazione venne rimossa nel 1927, quando l'Arciprete Monsignor Francesco Fornara "desideroso di conoscere se a tergo della tela del Rosario esistesse la firma dell'autore della medesima, rimosse il dipinto " e scoprì la nicchia che c'era dietro.; Sempre il Bettinelli (p. 40) avvicina questa tela all'ambito lombardo e ipotizza la sua possibile provenienza dalla città di Bologna, in cui nel XVIII secolo era fiorente una società di emigrati bacenesi, sotto il titolo di Compagnia del S. Rosario. Egli suppone che nelle figure inginocchiate ai piedi della Madonna, con Santa Caterina e San Domenico, siano rappresentati i committenti del dipinto che, portato a Baceno all'inizio del XVIII secolo, venne posto nell'altare del Rosario nel 1702, al posto della vecchia versione del soggetto.; Se i committenti furono effettivamente i Bacenesi presenti a Bologna, la pala poteva essere stata realizzata in ambito emiliano, al cui gusto si avvicina abbastanza, piuttosto che lombardo, ma la datazione va anticipata alla metà del secolo XVII, poichè la tipologia dell'abbigliamento dei personaggi non permette di avvallare l'ipotesi di una esecuzione all'inizio del Settecento, proposta dal Bettinelli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198335
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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