Madonna con Bambino e San Grato

ancona,

Tela con cornice lignea intagliata e dorata, raffigurante a sinistra san Grato, in ginocchio, posto di scorcio, che si volge implorante verso la Madonna col Bambino benedicente tra angeli, assisa su una nube scura da cui si dipartono fulmini e grandine; in basso a destra tre putti giocano con la mitra del santo e due candele; sullo sfondo s'intravede un elemento architettonico, a sinistra, e un paesaggio montano con un ponte sul fiume, a destra

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Carlone Giovanni Battista (1603/ 1683-1684)
  • LOCALIZZAZIONE Savigliano (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Novellis (Storia del Santuario della B. Vergine della Apparizione presso la città di Savigliano in Piemonte, Torino 1845, p. 11) pur trattando dell'altare non menziona il dipinto, mentre lo ricorda il Turletti (Storia di Savigliano, 4 voll. Savigliano 1878-1888, II, p. 600) che lo definisce "meno pregevole" della pala del Claret, senza proporne alcuna attribuzione. La Moccagatta (Il Santuario dell'Apparizione, in "Piemonte vivo", 1979, febbraio, p. 35) vi riconosce alcuni caratteri clarettiani in un contesto però estraneo al pittore fiammingo, attivo nel santuario per la pala prospiciente con i santi Mauro e Placido presentati a san Benedetto. La prima proposta attributiva al pittore genovese Giovanni Battista Carlone spetta a Giovanna Galante Garrone in occasione della mostra dedicata a Francesco Cairo (G. GALANTE GARONE, La Vergine appare a Petrina Tesio, in Francesco Cairo. 1607-1665, catalogo della mostra, Varese 1983, pp. 152 e 160; G. ROMANO, Figure del Barocco in Piemonte, Torino 1988, p. 315; G. GALANTE GARRONE, schede nn. 218, 267, in M. DI MACCO e G. ROMANO, Diana Trionfatrice, catalogo della mostra, Torino 1989, pp. 192, 245-246). Il dipinto orna l'altare iniziato nel 1651, non ancora ultimato nel 1657, presumibilmente concluso intorno al 1669 quando il Consiglio Maggiore raccomanda "la fabbrica e construttione dell'altare dedicato a san Grato, acciocché s'alloghi il quadro già anni sono fatto fare affinchè non si guasti". Alla fine del sesto decennio il dipinto, "già anni sono fatto fare", è quindi presente in Savigliano, ed è plausibilmente databile al 1657-1660 ca. (la tela è pubblicata da: G. SPIONE, Giovanni Battista Carlone. San Grato intercede presso la Madonna contro la grandine, scheda n. 58, in G. ROMANO, a cura di, Realismo caravagesco e prodigio barocco. Da Molineri a Taricco nella Grande Provincia, catalogo della mostra, Savigliano 1998, pp. 266-267; G. SPIONE, Fortuna critica dei pittori genovesi fuori Genova. Il caso piemontese da Bernardo Castello ai Guidobono, Tesi di laurea in Storia della critica d'arte, facoltà di Lettere e Filosofia, rel. prof. G. Romano, a.a. 1993-1994, pp. 32-40). E'possibile circoscrivere una datazione più specifica grazie ai dati stilistici che accostano il dipinto del santuario alla produzione del Carlone intorno al 1655, quando questi è attivo a Genova per la decorazione della cappella di Palazzo Ducale e della navata della chiesa di San Siro (si vedano in particolare gli addentellati stilistici con i bozzetti relativi ai due cicli di affreschi: E. GAVAZZA e G. ROTONDI TERMINIELLO, a cura di, Genova nell'età barocca, catalogo della mostra, Genova 1992, pp. 120-123). La committenza al pittore genovese è da riferirsi probabilmente a un suggerimento da parte dei monaci, poichè dal 1608 il monastero di San Pietro di Savigliano, sotto la cui giurisdizione era posto il santuario, rientrava nella provincia ligure della congregazione cassinese, per la quale il Carlone risulta attivo anche a Genova per il convento di Santa Caterina; è inoltre da ricordare che tra il 1653 e il 1655 è rettore dell'Apparizione un Giovanni Battista da Genova (C. TURLETTI, 1879-1888, II, pp. 600-601; G. SPIONE, 1998, p. 266)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100196675
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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