battesimo di Cristo

dipinto, 1717 - 1717

Personaggi: Cristo; San Giovanni Battista. Figure: angeli. Vegetali. Paesaggi: acqua; rocce. Oggetti: conchiglia. Attributi: (S. Giovanni Battista) croce

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 208
    Lunghezza: 118
  • ATTRIBUZIONI Guidotti Francesco Maria (notizie 1696-1717)
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale collocazione del dipinto entro la ricca cornice è registrata per la prima volta in un inventario del 1761. Precedentemente a questa data nessun quadro con questo soggetto è ricordato nella chiesa. E'comunque da osservare che nella attuale sua ubicazione è riutilizzata l'ancona lignea già con differente funzione precedentemente, considerando che i simboli sulla predella della stessa ancona riconducono a temi mariani e non hanno invece nulla a che vedere con San Giovanni Battista. Il dipinto è contrassegnato dalla data di esecuzione, 1717, e dal nome del committente, un esponente della famiglia bolzanese Bona. Un preciso riferimento al suo esecutore è fornito nella visita pastorale del Morozzo(1823), ove il quadro è attribuito al pittore Francesco Maria Guidotti, originario di Bolzano. Le uniche notizie su di lui sono deducibili dall'elenco dei congregati della Compagnia di San Luca di Corconio, ove lo stesso risulta tra gli iscritti, con la dizione "allievo del Brandi". Non conosciamo opere a lui attribuite fuor di questa in esame, ma sulla base dei raffronti stilistici gli si può anche riferire una delle tele del ciclo con storie della Madonna della parrocchiale di Ameno, l'Incoronazione della Vergine: è probante in proposito la figura del Cristo, del tutto affine al San Giovanni del dipinto di Bolzano, ma anche i colori accesi che sono di entrambi i quadri.Due tele sono poca cosa per poter formulare un giudizio critico sul pittore: l'indicazione del suo alunnato accanto al romano Giacinto Brandi fa ipotizzare un suo soggiorno nella capitale, forse al seguito della famiglia ivi emigrata, come era nella consuetudine di molti bolzanesi. Tuttavia il suo nome non ricorre tra gli allievi ricordati al seguito del pittore romano, frequentato nello stesso contesto cronologico da un altro artista originario del Cusio, tal Felice Ottini. Al di là di queste osservazioni, sono da considerare i caratteri alquanto arcaici del linguaggio della tela, nella ripresa di modelli utilizzati nel contesto della pittura lombarda secentesca e in particolare di quelli dei Fiammenghini, tanto presenti nel territorio.Tuttavia tale arcaismo è spesso consueto in personalità minori, operanti in periferia, tardive nell'acquisizione di tipologie più aggiornate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100175171
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio che avvolge la croce - ECCE AGNIUS DEI - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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