lapide tombale,
Morglia Vincenzo (1860/ 1940)
1860/ 1940
Lapide in marmo bianco scolpito a basso rilievo dall'andamento mistilineo. In alto al centro compare una croce, in basso un motivo ornamentale pseudo-vegetale, ancora debitore del gusto palagiano
- OGGETTO lapide tombale
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
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ATTRIBUZIONI
Morglia Vincenzo (1860/ 1940)
- LOCALIZZAZIONE Luserna San Giovanni (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione avvenne verosimilmente negli anni 1555-1556; la località Ciabas (dispregiativo del piemontese ciabot, indicante un edificio rurale, ad uso prevalentemente agricolo) insisteva sul territorio di Agrogna. Venne frequentato da fedeli provenienti, oltre che da Luserna San Giovanni (dove non era possibile erigere templi valdesi), da Saluzzo, Busca, Dronero, Cuneo, Moretta, Cardè, Villanova Solaro, tra le altre località. Nel 1686 gli ambasciatori svizzeri proposero ai valdesi afferenti al tempio del Ciabas di vendere i loro beni e stabilirsi all'esterno, per non incorrere in ulteriori persecuzioni. Di lì a poco il tempio venne distrutto per la terza volta. Ricostruito, accolse tra le sue mura le sepolture, tra gli altri, di Federico Schulemburg, generale di Vittorio Amedeo II, e del barone Federico Leutrum. Venne completamente restaurato tra il 1868 ed il 1894 (R. BOUNOUS e M. LECCHI, I templi delle Valli Valdesi. Architettura - Storia - Tradizioni, Torino 1988). Nel 1755 venne seppellito nel tempio del Ciabas il barone tedesco Federico Guglielmo von Leutrum, governatore a vita di Cuneo (liberata dall'assedio dei francesi, seppure nella pochezza di truppe a disposizione) a partire dal 1744, per volere di Carlo Emanuele III, e generale sabaudo. Il suo sovrano gli offrì l'ordine della SS. Annunziata in cambio dell'abiura, ma il Leutrum rifiutò. Morì il 16 maggio 1755, dopo aver declinato l'ennesima offerta del re a convertirsi cattolico: Carlo Emanuele stesso gli sarebbe stato padrino. Nel testamento chiese di essere sepolto nel tempio del Ciabas, accanto alle spoglie di Schulenburg. Nel 1925, successivamente al XVIII Congresso Storico Subalpino, si cercò e rinvenne la sua sepoltura, che in origine non recava iscrizione alcune. A beneficio dei posteri si appose la lapide oggetto della presente scheda. Una antica canzone, nota in tutto il Piemonte, ne celebra le gesta gloriose
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso non cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100175009
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla lapide - HIC SITUS EST/ FRIDERICUS LEUTRUM/ INTER SUAEVIAE OPTIMATES CELEBERRIMUS/ ORDINIS SANCTI UBERTI WIRTEMBERGI/ TORQUATUS/ VALENTIAE ALEXANDRIAE CUNIENSIS URBIS/ RECUPERATOR SERVATOR ASSERVATOR/ AUGUSTISSIMI CAROLI SARDINIAE REGIS/ SUPREMUS COPIARUM PRAEFECTUS/ ITALICAE LIBERTATIS VINDEX/ POPULORUM DELICIAE INIMICORUM TERROR/ NUNC CINIS/ OBIIT CUNEO 16 MAJI 1755 - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0