Altare murato a pavimento, su due gradini in marmo rosso venato con predella lignea; la mensa in marmo rosso venato presenta al centro un riquadro con cornice gialla con in alto una conchiglia con due festoni laterali bianchi e ai lati due lesene con scaglie sovrapposte; ai lati, pannelli rettangolari in marmo variegato nero, bianco, marrone, beige con cornice gialla; alzata a tre gradini in marmo rosso, grigio e variegato, di cui l'ultimo con volute laterali; tabernacolo in marmo rosso venato di bianco con lesene laterali e, al centro in alto, due cherubini bianchi con festoni laterali; sportello in metallo con calice su nuvola, dentro cui colano gocce di sangue da un soprastante Sacro Cuore raggiato fiammmeggiante, con croce e corona di spine, al calice si abbeverano due uccelli; calice: sulla base: spighe, su nodo: uva con foglia, su sottocoppa: Veronica con immagine del volto di Cristo; sul retro dell'altare, in basso al centro è murato un armadietto a muro a due ante ciascuna con due pannelli

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA marmo giallo
    MARMO BIANCO
    marmo grigio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa della Conversione di S. Paolo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Visconti, l'altare maggiore fu costruito poco dopo la prima fase di costruzione della chiesa iniziata nel 1727 e, probabilmente, in occasione della visita pastorale di mons. Todone che nel 1729, a proposito del detto altare, dichiarava che "Bene se habet" (Visconti G. San Paolo Solbrito e dintorni, Asti 1999, pp. 287 - 288). Successivamente, nel libro di conti della compagnia del Santissimo Sacramento si ricorda, nel dicembre 1888, la serratura provvista per l'armadio dietro l'altare maggiore (Archivio Parrocchiale, Libro de Conti della Compagnia del Sant.mo Sacramento eretta nella Parrocchiale di San Paolo, 1826 - 1938), mentre nella Visita Pastorale del 1883 si menziona l'altare stesso descritto come "di marmo di varie qualità e non si ha memoria di quando sii stato eretto" e il tabernacolo, di cui è descritto lo sportello, differente dall'attuale (Archivio della Curia Vescovile di Asti, Brossa G. Relazione della Parrocchia di S. Paolo, 1883, faldone 5, fascicolo 2, f. 4). Anche nella Visita Pastorale del 1900 si ricordano le diverse qualità di marmo di cui è composto l'altare e lo sportello del tabernacolo, che non corrisponde a quello tuttora in loco (Archivio della Curia Vescovile di Asti, Falletti P. Relazione della Parrocchia di S. Paolo, 1900, faldone 4, fascicolo 2, ff. 2 - 3). Lo stile dell'altare sembrerebbe riconducibile al primo quarto del XIX secolo, mentre lo sportello di sicurezza del tabernacolo è della prima metà del XX secolo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100174718
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • STEMMI sportello di tabernacolo - religioso - Emblema - Sacro Cuore - cuore fiammeggiante con raggiera, croce e corona di spine
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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