visita di Alessandro Magno a Diogene
decorazione plastica,
1690-1710
Una doppia modanatura incornicia l'apertura nella parete, presentando in alto un medaglione ovale decorato intorno da motivi di voluta con foglie frastagliate e racemi. Nel medaglione in basso rilievo è raffigurato l'incontro tra Alessandro Magno e Diogene: mentre il filosofo prende il sole, Alessandro sopraggiunge e, facendogli ombra, dice "Chiedimi quel che vuoi" e Diogene, di rimando, risponde "Lasciami il mio sole"
- OGGETTO decorazione plastica
- AMBITO CULTURALE Bottega Ticinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Caterina
- INDIRIZZO Piazza S. Caterina, s.n.c, Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sala decorata a stucchi e affreschi può essere identificata con la Sala del Priore del Convento di Santa Caterina, il cui stato attuale è il risultato di varie manomissioni eseguite negli ultimi due secoli. La decorazione comprendeva una serie di dipinti inclusi nelle cornici delle pareti e oggi dispersi. Gli stucchi recano lo stemma dei Borrelli, ma questo nome non è emerso dalle carte dell'archivio parrocchiale di Santa Caterina (nessun Borrelli compare tra i Priori di Santa Caterina tra la seconda metà del Seicento e il primo quarto del Settecento) d'altronde poco si conosce della casata Borrelli, i cui rami sono documentati a Lessolo (GianBattista Borrelli - Torino 1669/1704 - fu consigliere e senatore del Piemonte e raccoglitore degli Editti dei Savoia nel 1681) e Cavallerleone. Ad Asti i Borrelli furono patroni della Cappella di San Giuseppe già nella Collegiata di San Secondo da cui proviene la Natività cinquecentesca che reca lo stemma con i tre bisanti d'oro (parete sinistra di San Secondo). L'ultimo patrono fu Giacomo Filippo Borrelli "avvocato fiscale patrimoniale di S.A.R." morto nel 1676. La decorazione in stucco presenta analogie stilistiche (stucco modellato in modo rilevato, l'impianto decorativo e i motivi ornamentali, quali le cartelle con putti, le conchiglie frastagliate e i timpani ricurvi) con gli stucchi dell'ex Collegio Barnabita di San Martino (terminato nel 1691) e con quelli della chiesa esteriore di Sant'Anna, eseguiti da Antonio Catenazzi tra il 1707 e il 1712
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100169972-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0