San Francesco Saverio
dipinto,
Il Santo è raffigurato a mezzo busto, con la testa rivolta verso l'alto e con atteggiamento estasiato. Regge un libro, un giglio e un mazzo di spighe
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di Sant'Antonio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto era ubicato nella parrocchiale, dato il formato, forse in sacrestia. E' visibilmente, per caratteri stilistici, da abbinare ad altri 3 dipinti con raffigurazioni di Santi, già siti nella stessa chiesa e contrassegnati anche dalle medesime misure. Queste due tele condividono il tono vibrante delle pennellate, la forte drammatizzazione del viso, la ricerca luministica, aspetti questi che denotano la conoscenza della pittura di Filippo Abbiati, per altro modello per questa tipologia di figura a mezzo busto. In ambito novarese questi modelli avevano avuto una particolare fortuna con il Gianoli, diffusi poi attraverso copie e repliche di bottega. L'artefice qui presente sembra appartenere ad un periodo più avanzato sia di Abbiati che di Gianoli, in una estremizzazione più sensibile di alcuni caratteri, come rivelano, in particolare, in tutti e tre i casi, i volti dei Santi fortemente segnati, le mani nervose, nella prevalenza di scarti chiaroscurali: proprio questi aspetti diventeranno alcuni delle costanti formali di Giuseppe Antonio Pianca, artista poi presente in zona e soprattutto a Vacciago, che si farà continuatore di quella linea della pittura che aveva dato spazio ai temi tenebrosi e drammatici. Nel caso specifico in esame l'artefice utilizza una tipologia di derivazione ceronesca con le rappresentazioni di San Francesco, presente in molteplici versioni e particolarmente dal secondo decennio del '600
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168035
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0