Sant'Antonio Abate resuscita un giovane assassinato

dipinto, 1679 - 1679

Sant'Antonio è raffigurato nell'atto di toccare il giovane morto, rappresentato riverso, sostenuto da una figura con il turbante in capo. A retro altri astanti

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 180 UNR
    Larghezza: 150 UNR
  • ATTRIBUZIONI Zanatta Giuseppe (1634/ 1720)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di Sant'Antonio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è riconducibile a Giuseppe Zanatta, un pittore originario di Miasino,molto attivo tra gli ultimi decenni del Seicento e i primi del Settecento. Tale riferimento attributivo è vagliato da convincenti confronti stilistici con altre sue opere. In particolare sono da considerare i suoi dipinti ubicato nella parrocchiale di Miasino e nello specifico i due della Cappella del Crocifisso databili al 1679. Questa data pare pertinente anche per le tele di Vacciago. Quanto al committente esso coincide con un personaggio locale, di cui Giorgio Bomola nel 1682 esegue il ritratto. Bibliografia: FERRO F. M., DELL'OMO M. La pittura nel novarese tra Seicento e Settecento, Novara 1996, p. 242
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168028-6
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI in basso a destra - MARCO PIFFERETTI - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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