GLORIA DI SAN BERNARDO E ALLEGORIE

dipinto, 1680 - 1680

Una ricca prospettiva architettonica, con colonne e paraste in marmi policromi, ornate da festoni di colore verde cupo, su cui poggiano putti ed elementi decorativi, inquadra la scena centrale. Essa raffigura la gloria di San Bernardo ricevuto dalla Vergine che lo presenta alla Santissima Trinità. Nelle vele, entro delle nicchie, sono presentin le figure della Fede, della Speranza, della Costanza e dell?Amor Divino. Al di sotto di ciascuna di esse, dentro una cartella incorniciata di bianco su fondo oro, la Preghiera, la Pazienza, La Carità e la Castità. La tonalità dei colori, verde, rosso e azzurro è molto chiara

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Lunghezza: 857
    Larghezza: 672
  • ATTRIBUZIONI Recchi Giovanni Paolo (1605 Ca./ 1686): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione della volta era stata ultimata nel 1677; la pittura della cappella venne portata a termine nel 1680 ad opera dei pittori lombardi Giovanni Paolo e Raffale Recchi. M. Perosino, pubblica due pagamenti relativi agli affreschi della volta, raccolri tra le spese del 1680 per la cappella di San Bernardo: il primo di £1160 a Giovanni Paolo Recchi; il secondo di £. 300 a Giovanni paolo, Carlo e Raffaele Recchi e ad Antonio Maria Colombo per un mese di lavoro. L'attività del primo ha inizio a Palazzo Relae a Torino nel 1659 e si svolge prevalentemente nei cantieri di corte sempre in collaborazione con il nipote Giovanni Antonio, qui sostituito da Raffaele Recchi su cui, invece, non dispone di notizie. N. Carboneri pone in confronto, per continuità cronologica, per contiguità cronologica, i dipinti della cappella di San Bernardo con gli affreschi di Santa Margherita a Chieri, eseguiti da Giovanni Paolo insieme a Giovanni Antonio e riconosce nel caso di Vicoforte una realizzazione meno macchinosa, più sciolta ed aerea. Inoltre la prospettiva architettonica che incornicia energicamente la scena centrale costituisce un possibile che Raffaele, non presenta negli altri cantieri, possa essere intervenuto proprio come quadraturista. G. Romano giudica il ciclo di Recchi nella cappella di San Bernardo "pallido di esecuzione e incerto nella pratica prospettica", e per nulla corrispondente "alla bella immagine dei Recchi che conosciamo sui cantieri torinesi". Nello stesso 1680 Giovanni Paolo sarà pagato per l'esecuzione della pala da collocare sull'altare principale della cappella di San Benedetto, raffigurante il San Benedetto e San Carlo Borromeo in adorazione della Madonna di Vico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100167036-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI JO.NIS PAULUS ET RAPHAEL RECHYACOMO ANNO DOM. 1680 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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