pianeta, opera isolata - manifattura italiana (seconda metà sec. XVIII)
La pianeta è composta da undici frammenti di tessuto di varie dimensioni, è interamente foderata e rifinita da gallone e ribordata da una bassa frangia. Denom. tecnica: damasco gros de Tours liserè broccato. Disegno: rapporto 21,5 x 18,5. Motivi ispirati al gusto per le cineserie (tempietti a pagoda, fiori e bacche dal sapore esoticheggiante) costituiscono il decoro di questo tessuto, distribuiti per teorie orizzontali parallele e sfalsate, con ritmica successione. Fondo e motivi di fondo verdi; disegno bianco, giallo, argento e oro. Analisi tecnica: ordito di fondo in seta verde; tre trame di fondo, in seta verde, bianca e gialla; trame broccate in argento filato (anima di seta bianca) e oro filato (anima di seta gialla). Il fondo è costituito dalla faccia-ordito di un raso da 8, prodotto dai fili dell'ordito in seta verde, i quali alternativamente legano le trame di fondo in seta verde e bianca, giustapposte e passate insieme nella stessa apertura di passo, e in seta gialla. Ordito e trame di fondo producono inoltre i motivi di disegno in gros de Tours di due fili (nattè), i quali definiscono la tecnica damasco in quanto, contigui al raso, danno luogo al contrasto lucido-opaco (al diritto sempre apparendo la trama verde). (Continua al campo OSSERVAZIONI)
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
TELA DI COTONE
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MISURE
Altezza: 103.5
Larghezza: 67.5
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le contenute dimensioni dei singoli motivi che costituiscono il decoro di questo tessuto e la preferenza accordata alla distribuzione dei medesimi lungo linee verticali rigide inducono ad una datazione alla seconda metà del XVIII secolo: queste soluzioni stlistiche caratterizzano infatti la produzione tessile all'epoca di Luigi XVI, con esiti differenti rispetto alle stoffe realizzate nei decenni precedenti, in cui prevale la linea sinuosa e un decoro di maggiori dimensioni. In sintonia con il gusto settecentesco per le cineserie, questa soluzione decorativa appare qui singolare in quanto non perfettamente consona all'uso liturgico; tale considerazione induce ad ipotizzare per il tessuto in questione una differente destinazione originaria. G. Amato (La Cattedrale di Alessandria. Storia e descrizione, Alessandria, 1986, p. 56) fa menzione di sette pianete verdi "in broccato e damasco del sec. XVII"; tuttavia dagli armadi della sacrestia sono attualmente emerse, oltre a questa qui in esame, tre sole pianete verdi broccate, esse pure databili al XVIII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107753
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0