piviale, opera isolata - manifattura italiana (secondo quarto sec. XVIII)

piviale, 1730 - 1740

Il piviale è composto da tredici frammenti di tessuto di varie dimensioni, è interamente foderato e rifinito da due diversi tipi di gallone (a telaio, ribordante lo stolone; a fuselli, ribordante il mantello), frangia (ribordante il capino) e tre fiocchi (fissati al margine superiore del capino); è inoltre provvisto di un fermaglio in argento gettato e cesellato, decorato da un fiore entro volute di contorno (la metà destra è spezzata, la sinistra è rifatta ad imitazione dell'originale). Denomizazione tecnica: lampasso liserè broccato. Disegno: rapporto 40 x 51. Ai lati di grandi composizioni floreali d'ispirazione fantastica, ognuna sottesa da un lungo nastro frastagliato ripiegato a fisarmonica, disposte per teorie verticali ed intercalate da corolle di crisantemo isolate, si sviluppano, a modo di cornici speculari, tralci recanti fiori diversi (crisantemi, campanule carnose, grandi infiorescenze fantastiche a pennacchio), foglie variamente formate e piccole bacche rese con naturalistica evidenza. Il complesso disegno principale si staglia sul fondo avorio, disegno policromo. Analisi tecnica: ordito di fondo in seta avorio; ordito di legatura in seta avorio; due trame di fondo, in seta avorio e marrone scuro; trame broccate in seta verde (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO piviale
  • MATERIA E TECNICA TELA DI COTONE
    filo dorato
    filo/ lamellatura
    seta/ lampasso
    seta/ liseré
    seta/ tessuto/ broccatura
  • MISURE Altezza: 128
    Larghezza: 272
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Stilisticamente il tessuto del piviale sembra appartenere alla produzione naturalistica nata a Lione e diffusasi rapidamente in tutta Europa nel decennio 1730-1740, tuttavia la presenza di un fermaglio punzonato Angelo Maria Vedani (deposito del punzone nel 1829) indurrebbe a qualificarlo come ripresa ottocentesca; più che plausibile è comunque l'ipotesi che il fermaglio non sia contemporaneo al parato, bensì aggiunto successivamente. La produzione naturalistica è caratterizzata da una nuova vivissima attenzione al mondo botanico: il repertorio decorativo consta di ogni sorta di piante, fiori, frutti riprodotti con rigore quasi scientifico, talvolta accostati a motivi architettonici, soggetti marini, paesaggi in miniatura in composizioni alquanto complesse ed affollate. La ricchezza cromatica e gli effetti pittorici che si osservano in questi tessuti sono ottenuti mediante il point rentrè, innovazione tecnica in grado di produrre i mezzi toni concordemente attribuita a Jean Revel (1684-1751), consistente nel far rientrare per brevi tratti la trama di un colore in quella del colore contiguo, evitando lo stacco netto e conferendo ai soggetti, attraverso effetti chiaroscurali, spessore tridimensionale. Va notato infine che la complessità e la sovrabbondanza decorativa delle stoffe "stile Revel" inducevano a preferire generi tessili che consentissero l'impiego di numerose trame supplementari, ragione per cui il lampasso figura tra i tessuti protagonisti della produzione naturalistica. L'inventario del 1816 e i successivi del 1828 e 1840 registrano il piviale "di brocato a fiori con fondo bianco", ma la genericità del dato non consente un'identificazione sicura. Bibliografia: A. Bargoni, Maestri Orafi e Argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 250, v-37; Inventario spettante al Rev.mo Capitolo, ed opere pie della Chiesa Cattedrale- Archivio del Capitolo della Cattedrale di Alessandria, 1828, p. 15 n. d'inv. 2; Inventaro de Mobili, utensilj, e vasi sacri spettanti a questo rev.mo Capitolo della Cattedrale rinovato (...) per ordinato capitolare delli 17 genajo 18sedici, Archivio del Capitolo della Cattedrale-Alessandria, 1816; Inventario delle Suppellettili spettanti al Rev.mo Capitolo della Chiesa Cattedrale d'Alessandria Fatto (...) li 15 Luglio 1840, Archivio del Capitolo della Cattedrale-Alessandria, 1840 p. 54 n. d'inv. 1
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107751
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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