pianeta, opera isolata - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)

pianeta, 1755 - 1765

La pianeta è composta da tredici frammenti di tessuto di varie dimensioni, è interamente foderata e rifinita da galloni di due diverse altezze. Denomizazione tecnica: Taffetas cangiante broccato. Disegno: rapporto 43.5 x 35. Impostazione verticale di nastri a pizzo che si sviluppano con andamento ondulante e parallelo, sui quali riposano, ad intervalli regolari, mazzetti di piccole dalie. Dalle anse dei nastri si dipartono grandi mazzi isolati di fiori diversi, disposti per teorie orizzontali parallele con orientamento alterno; ciascun mazzo riunisce tre steli: uno recante una grande infiorescenza fantastica a pennacchio, un altro recante quattro grandi corolle, il terzo infine recante quattro piccole dalie. Fondo verde salvia; disegno policromo e argento. Analisi tecnica: ordito di fondo in seta verde salvia; trama di fondo in seta rosa pallido; trame broccate in seta bianca, gialla, nocciola, beige, rosso mattone, bordò, ciclamino, rosa (tre toni), verde (due toni), seta ondata bianca, seta ondata verde (su cui è avvolto a spirale larga un filo in argento lamellare), argento lamellare, argento filato (anima di seta bianca). Sul fondo taffetas cangiante, prodotto dai fili dell'ordito in seta verde salvia e dalla trama di fondo in seta rosa (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO pianeta
  • MISURE Altezza: 99.5
    Larghezza: 65
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI manifattura francese
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto della pianeta presenta un disegno del tipo detto "a meandro". Questo particolare modulo decorativo, nato in francia (come la maggior parte delle innovazioni stlistiche del XVIII sec.) e diffusosi in tutta Europa tra il 1740 e il 1770-75, è caratterizzato, rispetto alla produzione naturalistica del decennio precedente, dalla valorizzazione dell'aspetto compositivo: teorie sinuose a differente soggetto (spesso imitanti nastri lavorati "a merletto") ascendono parallele o con ondulazione alterna e speculare, intrecciate con fiori e foglie resi con l'attenzione analitica e la fedeltà al modello reale consuete. Un confronto valido è offerto dai due parati liturgici nel Monastero della Visitazione e nella Collegiata di santa Maria di Arona, in Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra a cura di G. Romano e D. Devoti, Torino, 1981, pp.182,185. L'inventario del 1828 (rinnovato nel 1840) registra di seguito una pianeta verde: "di brocato a fiori in seta, spolinata in argento con gallone d'argento fino". Dai dati emergono analogie evidenti, che tuttavia non consentono un esatto riconoscimento. G. Amato (La Cattedrale di Alessandria. Storia e descrizione, Alessandria, 1986, p. 56) fa menzione di sette pianete verdi "in broccato e damasco del sec. XVII"; tuttavia dagli armadi della sacrestia sono attualmente emerse, oltre a questa qui in esame, tre sole pianete verdi broccate, esse pure databili al XVIII sec. Bibliografia: La Cattedrale di Alessandria, a cura di C. Spantigati, Alessandria, 1988, tav. XXII A; Inventario spettante al Rev.mo Capitolo, ed opere pie della Chiesa Cattedrale- Archivio del Capitolo della Cattedrale-Alessandria, 1828, p. 25 n. d'inv. 6
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107750
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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