pianeta, opera isolata - manifattura italiana (primo quarto, terzo quarto sec. XVIII, sec. XVIII)

pianeta, 1700 - 1715

La pianeta, interamente foderata e rifinita da galloni di due diverse altezze, è composta da 15 frammenti di tessuto di varie dimensioni ed ha, sul davanti e sul retro, la stiscia centrale di sostituzione in altro tessuto (tre frammenti). Denominazione tecnica: A)Damasco broccato (tessuto originale); B)Taffetas broccato (tessuto di sostituzione). Disegno: A)rapporto altezza 58.5, larghezza non rilevabile. Impostazione verticale definita da due grandi elementi fantastici, alternati ed inclinati rispettivamente a destra e a sinistra. Essi consistono in una sorta di corolla di gusto esoticheggiante dalla forma conica e allungata e in una cornucopia stilizzata, capovolta, da cui fuoriesce un frutto sferico. Tra i suddetti motivi, alquanto distanziati, si snodano sottili tralci sinuosi. Fondo e motivi di fondo rosso aragosta, disegno azzurro e oro. B)rapporto altezza 47, larghezza non rilevabile. Impostazione verticale di nastri a pizzo ascendenti con andamento ondulante; su questi riposano, ad intervalli regolari, mazzi di rose alternativamente rivolti a destra e a sinistra, dai quali si dipartono grandi rami isolati con rose in fiore e in boccio, essi pure inclinati con orientamento alterno. Fondo cremisi, disegno policromo e oro. (Continua al campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA seta/ damasco
    seta/ taffetas
    tela di canapa
    seta/ broccata
    filo d'argento/ lamellatura
    filo/ lamellatura
    filo dorato
  • MISURE Altezza: 99.5
    Larghezza: 63.5
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI manifattura francese
  • LOCALIZZAZIONE Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto della pianeta rientra nella categoria delle stoffe denominate "bizarres", che ebbero grande diffusione in apertura del XVIII secolo, caratterizzate da effetti marcati di stilizzazione e astrazione formale su soggetti vegetali di gusto esoticheggiante, di regola descritti su un fondo damasco da trame broccate in seta e soprattutto oro e argento. Per un confronto stilistico in ambito piemontese si vedano un paliotto conservato nel Santuario di Vicoforte (I tessili antichi e il loro uso: testimonianze sui centri di produzione in Italia, lessici, ricerca documentaria e metodologica, Atti del III Convegno C.I.S.S.T., Torino, 1984, ed. 1986, p. 49) ed una pianeta presso la Collegiata di S. Maria in Arona (Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra a cura di G. Romano e D. Devoti, Torino, 1981, p. 152). Il tessuto della striscia centrale di sostituzione presenta un disegno del tipo detto "a meandro", databile tra il 1750 e il 1770: questo particolare modulo decorativo è caratterizzato da teorie sinuose a differente soggetto (spesso imitanti nastri lavorati "a merletto") ascendenti parallele o con ondulazione alterna e speculare, intrecciate con fiori e foglie resi con estrema attenzione analitica e fedeltà al modello reale. La Cattedrale di Alessandria, a cura di C. Spantigati, Alessandria, 1988, tav. XXI B
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100107741
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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