Angelo Annunciante

dipinto, 1500 - 1505

Scomparto laterale di un polittico raffigurato entro una cornice dorata modanata del sec. XIX; il dipinto mostra l'Angelo annunciante in ginocchio, quasi in atto di parlare, che regge nella mano sinistra il giglio. Sullo sfondo è presente una loggia sulla quale sono incastonate preziose decorazioni in oro con motivi fitomorfi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Foppa Vincenzo (1427 Ca./ 1515 Ca)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Zenale, Bernardo (calvi G. L., 1865; Cavalcaselle G. B., 1871)
    Da Fossano, Ambrogio Detto Il Bergognone (beltrami L., 1895)
    Scuola Di Foppa (ffoulkes C. J./ Maiocchi R., 1909)
    Foppa, Vincenzo (frizzoni G., 1890; Wittgens F., S.d.)
  • LOCALIZZAZIONE Villa Borromeo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera giunse nella collezione Borromeo nel 1830 con il lascito di Giovanni Battista Monti. Inizialmente l'opera venne attribuita a Bernardo Zenale, come testimoniato da un'antica iscrizione posta sul retro della tavola e riportata alla luce dal restauro del 2002 (G. L. Calvi, 1865; J. A. Crowe, G. B. Cavalcaselle, 1871); in quegli stessi anni venne proposto il nome di Bergognone (G. Frizzoni, 1890; L. Beltrami, 1895). Solo più avanti si iniziò a negare l'ipotesi bergognonesca e a dirottare l'Annunciazione fra le opere realizzate dal seguito di Vincenzo Foppa (G. Frizzoni, 1899). L'attribuzione a Zenale continua però a essere ancora ritenuta valida (W. Suida, 1902; B. Berenson, 1907). La, pur alta, qualità della tavola stenta ad affermarsi, declassando così l'Annunciazione a opera della scuola di Foppa (C. J. Ffoulkes, R. Maiocchi, 1909). Una maggior considerazione del dipinto venne espressa in occasione della Mostra leonardesca (Milano, 1939) e di quella sui Tesori dell'arte lombarda (Zurigo, 1948); in quest'ultima la scheda redatta da Gian Alberto dell'Acqua riflette per la prima volta sull'innegabile dipendenza dell'opera dagli studi di Bramante e Leonardo. Nello stesso anno la tavola venne datata al tempo del secondo soggiorno di Leonardo a Milano (F. Wittgens, s.d.), definendo l'Annunciazione un'"opera d'eccezione [...] vivificata dal soffio di Bramante e Leonardo" e ipotizzandone una provenienza dal polittico per Santa Maria Gualtieri a Pavia, pagato a Foppa nel 1499; questa ipotesi venne totalmente ridimensionata da Giovanni Agosti (2003) che, sulla base di studi specifici, ha riflettuto sulla possibilità che l'ancona pavese fosse in buona parte un complesso scultoreo e che Foppa avesse in quel caso dipinto i rilievi e le statue di cui era composto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100106956
  • NUMERO D'INVENTARIO 67
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
    2015
  • ISCRIZIONI targhetta su retro - Pinacoteca Borromeo Monti 1830 n.67 - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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