L'altare è dipinto in finto marmo rosso, le volute che lo profilano alle estremità laterali sono nere, i riquadri dei gradini, in finto marmo, sono profilati di bianco

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA LATERIZIO
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Comacina
  • LOCALIZZAZIONE Ciriè (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima visita pastorale a documentare l'altare è quella del vescovo Arborio di Gattinara nel 1730 che nella relazione della visita pastorale scrive "Altare maius lateritium plenum cum lapide consecrato in eo infixo, et caret mensa lignea. Inter(...) que sustinet candelabris surgit tabernaculum ex opere plastico intus panno serico albi coloris tectum, fori autem diversis coloris, et inserit tantum ad ornamentum". La stessa descrizione è fornita dal vescovo Roero nel 1752 che lo dice costruito "more romano". Il Rorengo di Rorà nel 1771 precisa essere "ex lateritio vulgo scagliola eleganter confectum". Manca purtroppo qualsiasi notizia relativa al secolo XVII poichè la sede della confraternita non viene visitata nè dal Beggiamo, nè dal Bergera. La decorazione dei gradini dell'altare a riquadri dai profili mistilinei collocano tuttavia l'oggetto nell'ultimo quarto del secolo XVII. (A. Cavallari Murat, Lungo la Stura di Lanzo, Torino 1972; G. Genero, La chiesa di S. Giuseppe, 1982 Ciriè)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100105350-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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