paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (?) (seconda metà sec. XVI)

paramento liturgico, 1550-1599

Il parato è confezionato con velluto rosso unito tagliato e di lampasso dal fondo rosso e con il disegno in oro filato, il cui effetto luminoso è sottolineato dall'impiego di un ordito e di una trama gialla. Il lampasso, impiegato per rifinire gli elementi che costituiscono l'insieme liturgico, è ornato da racemi a voluta e infiorescenza a calice con foglie polilobate.; Gli elementi che compongono il parato sono foderati con tela di lino cerata

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ velluto
    seta/ lampasso
    filo/ lavorazione a telaio
    tela di lino
    filo dorato
    tela/ inceratura
  • LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario Taverna, redatto nel 1617, è menzionata una tunicella "di velluto rosso, con le liste di brocato, et raso di seta rossa con li suoi quadri et franza a torno di seta bianca, et morella, cordoni et nappi simili, et l'altra è simile alla sudetta con la stola, et manipoli simili" (Archivio Storico e Diocesano di Novara. Inventari Taverna, Borgosesia, 4/A, f. 4v-5r) Quest'insieme liturgico presenta molte affinità con il parato, ma non viene citato il piviale. Nell'invetario del 1763 è invece registrato un "paramento di velluto rosso con sua pianeta, tunicelle e piviale con il ricamo d'oro fino in mezzo et il rimanente dell'ornamento d'oro falso" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Atti di Visita Pastorale, vol. 339, Inventarium Ecclesiae Collegiate et Parochialis Burgisesiy, f.96r), ricordato anche nel 1823, "un paramento di velluto rosso con sua pianeta, tunicelle, piviale con ricamo d'oro fino in mezzo, il rimanente dell'ornamento d'oro falso" (Archivio Storico e Diocesano di Novara, Atti di Visita Pastorale, vol. 405, f. 44r).; Dal punto di vista stilistico, il lampasso appare databile alla seconda metà del Cinquecento, come illustrano i confronti con il frammento di lampasso e di broccato conservati presso il Kunstgewerbemuseum der Stadt di Colonia (B. Markowsky, Europäische seidengewebe des 13.-18. jahrhunderts, Colonia 1976, p 17o, n. 141 e p. 173, n. 148), dal coevo damasco di una pianeta della Contrada del Leocorno a Siena (M. Ciatti, Note sulla storia dei tessuti a Siena, in M. Ciatti (a cura di), "Drappi, velluti, taffetà et altre cose". Antichi tessuti a Siena e nel suo territorio, catalogo della mostra, Siena 1994, p. 31) e dal telo in velluto conservato presso la collezione Cini di Venezia (D. Davanzo Poli, La collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti Antichi, in "Civici Musei Veneziani d'Arte e di Storia. Bollettino", n. 1-4, 1989, p. 58, scheda n. 40)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100057740-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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