Madonna Immacolata, San Michele arcangelo, San Domenico, Santa Caterina da Siena, San Lorenzo, devoti e simboli delle litanie

dipinto,

A sinistra sono raffigurati l'arcangelo Michele con corazza e bilancia, Papa Pio V con la tiara e San Domenico. A destra in primo piano Santa Caterina da Siena, probabilmente la donatrice raffigurata vestita con cuffia e gorgiera e San Lorenzo con la graticola e la palma del martirio. Al centro: Immacolata Concezione con il Bambino in braccio; entrambi offrono il rosario. Intorno a loro è disposta la corona del rosario. Sono infine presenti i simboli delle litanie mariane

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Casalese
  • LOCALIZZAZIONE Quaranti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela presenta un soggetto chiaramente didascalico. La presenza di San Domenico e S. Caterina da Siena con papa Pio V è allusivo alla vittoria di Lepanto del 157, dove Pio V attribuì al rosario il successo della vittoria (Male p. 409). La devozione al rosario molto sentita dall'ordine domenicano, era un'arma efficace contro l'eresia e la peste, soprattutto dopo le numerose epidemie del 1565. San Lorenzo è raffigurato in quanto patrono del paese di Quaranti. Al centro è raffigurata l'Immacolata Concezione, nel XVII secolo non ancora dogma ma oggetto di dibattito (grande sostenitore in quel periodo era l'ordine francescano). Con lo stesso soggetto risulta un disegno conservato alla Biblioteca Reale di Torino, opera di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625), si veda la scheda n. 75 a cura di N. Ward Nelson in "Da Leonardo a Rembrandt. Disegni della Biblioteca Reale di Torino", Torino 1989; e una tela dello stesso autore commissionata dall'Ordine francescano per la chiesa di San Francesco ad Acqui (Cfr. Romano G., 1984, foto p. 542). All'epoca esisteva a Mombaruzzo, paese confinante con Quaranti, un convento di frati minori osservanti detti di S. Maria della provincia di S. Diego, distrutto durante le soppressioni napoleoniche (cfr. G. CASALIS, Torino 1842, vol. X, p. 450). (Oggi rimangono alcune parti adibite a uso civile). È probabile che l'artista della tela di Quaranti fosse a conoscenza delle soluzioni moncalvesche e influenzato dal clima di forte religiosità intorno al mistero dell'Immacolata Concezione. È riferibile alla prima metà del XVII secolo proprio per la scelta della struttura compositiva che vede al centro l'Immacolata Concezione e intorno le litanie mariane. La presenza a destra della probabile committente potrebbe indurre a pensare il dipinto come un ex-voto contro un'epidemia affrontata dagli abitanti di Quaranti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100054191
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto i simboli delle litanie - CIVITAS DEI / SCALLA CELLI / PUTUS AQURUM / QUASI ARANUS / QUASI CEDRUS / TURIS DAVIDICHAN / PORTA CELI / PULCRA UT LUNA / STELLA MARIANA / ELECTA UT SOL / SPECULUSINEM / TEMPLUM DEI / QUASI / FONS SIGNAOS / QUASI CIP / FLOS CAMPI - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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