bacile, opera isolata - bottega milanese (ultimo quarto sec. XVII)

bacile,

Il bacile ovoidale è interamente decorato a sbalzo. Sul fondo sono effigiati due personaggi: a sinistra una figura maschile presentata nell'atto di dare del cibo ad un cane, mentre tiene nella destra un oggetto di difficile identificazione, forse una lucerna, che sembra porgere alla figura femminile sulla destra, inginocchiata; la donna tiene tra le mani un uccellino e accanto a lei c'è un vaso fiorito. Tre alberi completano la scena. I motivi ornamentali che decorano la tesa sono composti da fiori, volute vegetali e grappoli di frutta

  • OGGETTO bacile
  • MATERIA E TECNICA ottone/ argentatura/ sbalzo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime citazioni dei bacili compaiono nell'Inventario del 1758, dove si segnala la presenza di una serie di tre bacili, uno grande e due più piccoli, probabilmente d'argento, e di latri cinque di rame argentato (Archivio Molli di Borgomanero, Inventario dell'Insigne Collegiata di S. Bartolomeo, 1758, ff. 37-38). Nel 1866 sono undici i bacili "di diverse dimensioni di rame inargentato" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Borgomanero, Gentile, 1866, Visite pastorali, tomo 422, p. 12), ma nel 1907 sono solo otto, fra i quali un "Bacile grande argentato" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Borgomanero, Gamba, 1907, Visite pastorali, tomo 465, Inventario Mobili, p. 1). Da una memoria manoscritta dell'800 sappiamo che fra gli oggetti commissionati a Milano in sostituzione degli argenti consegnati alla Zecca di Torino vi erano cinque bacili "...il tutto d'ottone argentato a foglia" (Archivio Parrocchiale di Borgomanero, Memorie della Chiesa di S. Bartolomeo di Borgomanero, s.d. f. 12v.); negli stessi anni, la Visita Pastorale del 1821 registra la presenza di sei bacili, tutti però di rame argentato (A.S.D.No., Vicariato di Borgomanero, Morozzo, 1821, Visite Pastorali, tomo 384, ff. 73v. e 74v.). La ridondanza degli elementi decorativi della tesa rinvia al gusto barocco, perciò l'oggetto dovrebbe risalire al XVII secolo, purchè non si tratti di un rifacimento successivo di un modello preesistente; di difficile interpretazione appare la scena raffigurata sul fondo, nella quale personaggi e oggetti dovevano sicuramente assumere un valore simbolico o di riferimento alle sacre scritture. La tipologia di questo bacile è assimilabile a quella di altri oggetti prodotti in ambito lombardo sullo scorcio del'600 e i temi simbolici sono riferibili a soggetti a stampa di provenienza transalpina, probabilmente olandese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046520
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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