turibolo a coppa,

Sulla coppa a vaso del turibolo sono avvitati quattro elementi ornamentali a testa di puttino alato, in corrispondenza degli anelli per la catena di sospensione. Il fondo della coppa esternamente è decorato da una corolla di fogliette lanceolate alternate. Il coperchio presenta una serie di aperture rettangolari ornate da una ghirlanda di mazzetti di tre foglioline; il cappelletto è realizzato con un motivo di scaglie a traforo. Sulla modanatura del piede corre una fila di ovoli e sull'orlo è incisa un'iscrizione. Il piattello di raccordo delle catene presenta sull'orlo superiore e inferiore un motivo di fogliette lanceolate, mentre la modanatura centrale è solcata da profonde baccellature. Conclude, in alto, l'anello apicale

  • OGGETTO turibolo a coppa
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura/ fusione
    Ottone
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iscrizione posta sul piede segnala che l'opera fu donata dal nobile canonico Emilio Scolari, infatti la sigla "D.D." che accompagna il nome del prelato sta a significare "donum dedit". I canonici appartenenti alla famiglia Scolari, una delle più ragguardevoli di Borgomanero, furono numerosi: sappiamo che con istrumento 17 luglio 1693 (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Borgomanero, Balbis Bertone, 1758, Visite Pastorali, f. 18) l'avv. Francesco Viarana, di origine maggiatese, aveva istituito una cappellania con prebenda, sotto l'invocazione di S. Francesco Saverio, prima presso l'altare di S. Bartolomeo, in seguito trasferita a quello dello Spirito Santo; la nomina di cappellano doveva spettare al proprio nipote, Carlo Francesco Scolari. Alla sua morte a succedergli saranno sempre dei membri della famiglia Scolari: Gaudenzio M. (1720-1733), Girolamo (1733-1784), Rocco (1784-1814) (cfr. P. Zanetta, I benefici esistenti in S. Bartolomeo, in "Vita e Storia Religiosa Borgomanerese", V, 1986, n. 102, p. 408). Per gli anni successivi la documentazione presenta qualche discontinuità, ma sappiamo che un Emilio Scolari fu titolare della prebenda canonicale fra il 1829 e il 1849 (Archivio Parrocchiale di Borgomanero, Prabendae Canonicales, Beneficia Ecclesiastica, 1829-1844, p. 119; Missarum Liber, 1849, p. 22). L'oggetto, ancora in uso, dovrebbe quindi risalire alla prima metà del secolo XIX, periodo in cui è documentata la presenza del donatore, canonico Emilio Scolari. La tipologia ed alcuni elementi ornamentali sono riferibili allo stile impero e ad un certo gusto classicheggiante che si riscontra in opere di destinazione ecclesiastica appartenenti a quest'epoca
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046518
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sull'orlo del piede - CANONICUS SCOLARI NOB. EMILIUS D.(onum) D.(edit) - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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