monumento funebre, insieme - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XIX)

monumento funebre, 1875 - 1899

Il busto in gesso raffigurante papa Pio VII è collocato sulla sinistra della cappella su un basamento in marmo grigio, nella nicchia antistante quella che ospita il mausoleo di Carlo Emanuele I. Davanti al busto, su un basamento costruito ad imitazione di quello che sorregge il monumento dei Collino, si trovano le insegne papali, anch'esse in gesso, incorniciate da una ghirlanda floreale. A ridosso della parete, intorno alla nicchia, è posto un ampio drappo in stucco dipinto che richiama, nel colore come nell'esecuzione, quello marmoreo che orna la parete antistante

  • OGGETTO monumento funebre
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto viene collocato nella cappella nel 1890, in memoria del passaggio del pontefice al Santuario, avvenuto il 16 agosto 1809, quando, prigioniero, veniva condotto verso Savona; secondo la tradizione egli in quell'occasione sostò nella cappella di San Bernardo ad accogliere i fedeli (cfr. A. Michelotti, Storia di Mondovì, Mondovì 1921, pp. 540-43). Negli anni successivi, per ricordare l'avvenimento, nella nicchia veniva posta la lettiga su cui il papa era stato condotto a Mondovì, acquistata da Mons. Ghilardi (vescovo di Mondovì dal 1842 al 1873) e ora conservata nel museo del Santuario, ma che ancora nel 1932 è ricordata facente parte dell'arredo del Santuario (cfr. G. Carboneri, Guida, Torino s.d. ma 1932, p. 129). In ogni caso, l'idea di erigere un monumento a ricordo del passaggio del pontefice risale almeno al 1873, quando G. Bessone (Mondovì 1873, p. 21) menziona la nicchia ancora vuota ma già destinata ad accogliere il busto del papa. Attualmente non si ha alcuna notizia riguardo l'autore dell'opera; è probabile però che l'esecuzione di questa sia stata affidata ad una delle botteghe artigiane di intagliatori e stuccatori operanti a Mondovì tra la fine dell'800 e l'inizio del'900, di cui si ricorda, tra l'altro, l'abilità nell'esecuzione del finto marmo. Tra queste la più affermata era la Ditta Prinotti, attiva a Mondovì dal 1880; tra gli altri laboratori che eseguivano lavori analoghi, si ricordano inoltre quello di Giuseppe Carinato e quello di Bartolomeo Fallopa (cfr. E. Billò, Artigiani e artisti a Mondovì, Mondovì 1978, pp. 100-103). Bibliografia: G. Carboneri, Guida storico-illustrata del Santuario di Mondovì, Torino s.d. ma 1932; G. Bessone, Nuova guida storico artistica del Santuario di Nostra Signora di Mondovì presso Vicoforte, Mondovì 1873
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042131-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul basamento - PIUS VII PONT. MAX./ CUM SAVONAM CAPTIVUS DUCERETUR/ TEMPLUM ADMIRATUS/ AD ARAM DEIPARAE ORAVIT/ ET HIC AD OSCULUM PEDIS/ COMPLURES EXCEPIT/ DIE XVI AUG. AN. MDCCCIX - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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