candelabro, serie - bottega monregalese (fine/inizio secc. XIX/ XX)

candelabro,

Su due cartigli stilizzati che fungono da rialzamento della base si origina una struttura a intreccio di girali e palmette caratterizzato da un'accentuata tensione verticale. Lo scodellino portacera centrale poggia direttamente al sommo dello stelo fungente da asse di simmetria verticale, che si allarga in una corolla e in una base a piede strombato; quattro scodellini laterali si innestano su bracci incurvati in tondino di ferro, secondo un impianto compositivo piramidale. Lo zoccolo della base è privo di doratura, sui candelieri limitata alla faccia anteriore; i quattro bracci laterali sono fissati al corpo ligneo mediante una coppia di viti alloggiate in un opportuno ribattimento del metallo

  • OGGETTO candelabro
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    legno/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Monregalese
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie fu donata nel 1982 dalle suore domenicane di Mondovì Carassone (comunicazione orale di don Enrico Nasi). Nonostante l'accurata e minuziosa esecuzione dell'intaglio risentono di una preparazione inspessita e di una doratura dalla patina discontinua, dovute molto probabilmente ad una bottega monregalese di fine Otto inizio Novecento in cui, a fianco di materiali e tecnologie operative moderne, è ancora molto forte una componente culturale saldamente ancorata alla tradizione artigianale locale. Dovendo organizzare un motivo decorativo su di una superficie piana, l'intagliatore guarda alla soluzione, cara agli ebanisti piemontesi di pieno Seicento, di applicare ai pannelli scolpiti gli schemi e i tracciati ornamentali tipici del ferro battuto, senza dimenticare la peculiarità di logica strutturale, come gli anelli di saldatura e gli spigoli combacianti (cfr. A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento, Torino 1924, p. 9, fig. 14, porta a Fossano, via Ancina 9), ma soprattutto riprende l'impianto compositivo e alcuni singolari stilemi decorativi, basti pensare alla turgidezza quasi biomorfica con cui terminano gli steli centrali superiori, da esempi locali, come le formelle della porta della chiesa di San Pietro a Mondovì, datate da A. Midana (op. cit., p. 200, fig. 375) tra fine Sei e inizio Settecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042042
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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