portacandelabro, serie di Prinotti Costantino (bottega) (ultimo quarto sec. XIX)
portacandelabro
1880/ 1889
Prinotti Costantino (bottega)
1880/ 1948
La composizione, simmetrica rispetto all'asse centrale e dorata sulla faccia anteriore, è impostata su di un basamento formato da una cornice mistilinea tra volute contrapposte e palmette che racchiude una conchiglia. Su di esso poggia un vaso con piede e collo strombati e decorati, come il labbro della bocca fornito di foro per l'alloggiamento della candela, da una corona di fogliette. Il corpo è baccellato; due cartigli stilizzati ai lati della bocca generano gli steli che fungono da anse e congiungono, con andamento serpentinato e ramificazioni fogliacee, il labbro con il corpo, fino ad originare, in corrispondenza del piede, un rametto fiorito
- OGGETTO portacandelabro
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Prinotti Costantino (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fondato nel 1880 da Costantino Prinotti, l'omonimo laboratorio di "Scoltura indoratura e decorazioni per chiese" divenne già alla fine del secolo il più quotato nell'area monregalese e allargò il suo raggio d'affari al territorio nazionale. L'impresa si assicurò in un primo momento la collaborazione di Antonio Roasio che gli valse ambiti riconoscimenti, come la medaglia d'oro all'Esposizione di arte sacra di Torino nel 1898. La produzione corrente veniva realizzata "con vigile alacrità e indefesso lavoro", ma subiva, a scanso di eventuali licenze, il vaglio severo di Giuseppe Barelli, membro della Commissione diocesana d'arte sacra. La targa sul retro dei candelieri in esame, donati nel 1982 dalle suore domenicane di Mondovì Carassone (comunicazione orale di don Enrico Nasi), consente di circoscrivere la data di esecuzione tra il 1880 e il 1911, negli anni in cui il laboratorio era intestato a Costantino Prinotti, prima del passaggio ai figli Carlo e Mario (cfr. E. Billò, Artigiani e artisti a Mondovì 1978, pp. 100-101-103); la mancanza della formula "Premiato laboratorio", che compare sulla coppia di candelieri a cinque luci conservati nella Sala delle origini del Museo Ghisleri, induce tuttavia a collocarli nei primi tempi di attività della bottega, almeno prima della medaglia d'oro di Torino nel 1898. Prinotti vi esercita in forma già matura la minuzia di un mestiere impastato di eclettismo ad effetto, amante di larghe superfici traforate dai passaggi di luce taglienti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042040
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1986
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul retro - PRINOTTI COSTANTINO/ Scultore e Indoratore/ Mondovì-Breo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0