veduta prospettica del Santuario di Mondovì

disegno, 1921 - 1921
Ferrari Angelo (notizie Fine Sec. Xix-inizio Sec. Xx)
notizie fine sec. XIX-inizio sec. XX

Veduta prospettica da sud-ovest che sviluppa il prospetto della tavola I integrandone, sull'asse di penetrazione prospettica, i medesimi principi grafici e decorativi; solo il fondo è reso più vivace da una frsca acquerellatura in verde che si fonde, in basso, con il rosa del supporto

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ penna/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 900
    Larghezza: 740
  • ATTRIBUZIONI Ferrari Angelo (notizie Fine Sec. Xix-inizio Sec. Xx)
  • LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I lavori diretti da Stefano Vayra nel 1883-84 per portare a compimento e "correggere le irregolarità" dei quattro campanili angolari del santuario, condotti con il preciso intento di "tenere una via di mezzo" "tra lo stile greco-romano" e i "profili barocchi", scatenarono un coro di immediate quanto acerbe contestazioni. Particolare impegno critico dimostrarono Sebastiano Canavesio, Luigi Scotti e Melano Rossi, autori e spalleggiatori di libelli e opuscoli dai quali accusarono a più riprese il Vayra di "avere maledettamente distrutta in ogni sua parte la cupola e tutto il resto del tempio, e i campanili" (S. Vayra, F. di San Quintino, P. L. Bruno, I lavori di compimento attorno al Santuario di Mondovì presso Vico, Mondovì 1884, p. 19). La situazione si aggravò nel 1906, quando le cuspidi, giudicate pericolanti, dovettero essere abbattute (G. Carboneri, Guida storico- illustrata del monumentale santuario di Mondovì, Torino 1932, p. 84; E. Billò, Artigiani e artisti a Mondovì, Mondovì 1978, p. 80) e "il senso di ribellione" e "disgusto per l'opera antiestetica" erano giunti a un punto "tale da consigliare l'intervento dell'Amministrazione del Santuario per mettere fine alle dispute e per risolvere praticamente la controversia". Il 1 novembre 1917 venne quindi indetto un concorso di primo grado cui parteciparono 23 concorrenti, dieci dei quali, in virtù dell'esito pubblicato il 20 luglio 1920, ebbero accesso alla seconda selezione (Amministrazione del Santuario di Mondovì, Concorso di primo grado per la sistemazione delle sopraelevazioni angolari del Santuario, direttore G. A. Reycend, Mondovì 1920, pp. 11-12). I progetti attualmente esposti nella Sala delle origini vennero redatti in occasione di tale prova, teoricamente decisiva, sulla scorta delle indicazioni elencate nel Programma, che porta la data del 30 novembre 1920. I concorrenti furono invitati letteralmente a tradurre in forma grafica le opinioni della giuria, emendando e completando le proposte precedenti secondo le analitiche valutazioni, seguite da puntuali "suggerimenti", espresse in merito ai singoli progetti dai commissari del concorso di primo grado. Gli architetti ricevettero direttive sull'altezza, la distribuzione volumetrica degli ordini con i relativi materiali e persino un'eventuale, autonoma elaborazione stilistica, fu preventivamente scongiurata imponendo che gli elaborati non dovessero "aggiungere nuovi elementi privi di rapporti con le due fasi architettoniche e decorative, senza voler riferirsi ad una sola di esse" (Amministrazione del Santuario di Mondovì, Concorso di secondo grado per la sistemazione delle sopraelevazioni angolari del Santuario, Mondovì 1921, pp.7-9). La giuria, riunitasi il 2 e 3 settembre 1921 sotto la presidenza di Ernesto Basile per valutare i progetti dei sette concorrenti scesi in gara, attribuì il primo premio all'architetto Annibale Rigotti di Torino (Ibidem, p. 11), già noto dal dal 1916 nell'ambiente monregalese per il suo Piano d'Ingrandimento relativo all'area della nuova stazione ferroviaria di Mondovì altipiano (E. Billò, Artigiani e artisti a Mondovì, Mondovì 1978, p. 83). Il secondo posto venne assegnato ex-aequo ad Angelo Ferrari, autore delle quattro tavole in esame e ad Eugenio Mollino e Giovanni Salvestrini, per cui cfr. sheda seguente. I disegni di Ferrari, come tutti gli altri collocati nella Sala delle origini, sono ancora stesi sui telai che, a norma dell'articolo 6 del citato Programma di concorso (p.6), dovevano essere provvisti dagli stessi autori. Del suo progetto, la commissione apprezzò il criterio regolare di sovrapposizione degli ordini e la compatta volumetria della massa architettonica, ma lamentò particolari "troppo accentuati, troppo pesanti e grossolani e di carattere inadatto a quello della decorazione, di vario tempo, del monumento" (Amministrazione del Santuario, Concorso di secondo grado, cit., p 10). Bibliografia: Amministrazione del Santuario di Mondovì, Concorso di secondo grado per la sistemazione delle sopraelevazioni angolari del Santuario, Mondovì 1921, pp. 10-11
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042035-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Milano - 12 luglio 1921/ Angelo Ferrari - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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