dossale, insieme - bottega piemontese (metà sec. XVII)

dossale 1640 - 1660

Dossale in stucco composto da due colonne tortili laterali dipinte a finto marmo, con capitelli corinzi che reggono un architrave mistilineo e un frontone spezzato con riccioli laterali. La parte superiore del dossale è in stucco bianco e presenta una raffigurzione della Carità. Il gruppo plastico ha come sfondo un medaglione ovale con riccioli laterali da cui si dipartono cascate di fiori e fogliame. Sui lati curvilinei del frontone siedono simmetricamente due putti alati. La decorazione del dossale comprende anche una cornice in rilievo per la pala d'altare e una zona sottostante con due riquadri, entrambi in stucco dipinto a finto marmo. I due pannelli presentano una forma mistilinea, sottolineata da una cornicetta dorata, su due lati terminante in un fregio a palmetta

  • OGGETTO dossale
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura/ doratura/ marmorizzazione
  • MISURE Altezza: 520
    Larghezza: 325
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Marco
  • INDIRIZZO Via Carlo Ferraris, 67, Moncalvo (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dossale di fattura modesta probabilmente opera di artigiani piemontesi operanti verso la metà del secolo XVII. Lo schema decorativo dell'insieme segue esempi d'ambito barocco, come si può rilevare dall'accentuato prevalere delle forme curve e linee spezzate. Di diverso livello sembra l'esecuzione della parte bassa della decorazione plastica del frontone, molto più elaborata tecnicamente. Si può ipotizzare quindi un intervento di diverse maestranze e magari un rimaneggiamento più tardo, per esempio nella seconda metà del XIX secolo, quando la chiesa fu profondamente ristrutturata (cfr. sacerdote C. Lupano, "Moncalvo Sacra", Moncalvo 1899, pp. 91, 94). La datazione alla metà del XVII secolo viene avanzata sulla base di confronti stilistici e tenendo conto di una certa pesantezza nella lavorazione dello stucco che d'altra parte giustifica l'assegnazione dell'opera a maestranza di ambito locale. L'opera nel suo insieme non è documentata nelle fonti archivistiche, che sono andate disperse. Solo la statua della Carità è citata dal Lupano, che ne menziona altre due, a quel tempo presenti ai lati dell'altare, sopra due porticine e raffiguranti la Fede e la Speranza.Attualmente (2006) la chiesa di S. Marco dipende dalla Chiesa Parrocchiale di S. Antonio da Padova
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039188-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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