Prospetto di una cappella laterale della chiesa parrocchiale dell'Assunta. prospetto di una cappella

disegno,

Il disegno rappresenta il vano di una cappella, privo di altare e delimitato da due pareti laterali convergenti verso quella di fondo che il gioco chiaroscurale suggerisce curva verso l'interno. Le tre pareti sono delimitate da lesene le cui basi e capitelli, con la trabeazione ricorrente, sono schizzate con effetto chiaroscurale verso il fondo della cappella, mentre per il resto sono solo accennati. Sopra la trabeazione, sopraelevata da una cornice, si imposta la volta a botte degradante verso il fondo della cappella, con effetto prospettico. Nella parete semicircolare di fondo si apre una finestra trapezoidale con inferriata, delimitata da una cornice. Sono visibili dei piccoli fori agli angoli, uno al centro (quello del compasso) ed uno, perfettamente circolare, in alto a destra. Il foglio si presenta rifilato sui quattro lati

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ inchiostro/ penna/ acquerellatura
    carta vergata
  • ATTRIBUZIONI Vittone Bernardo Antonio (1705/ 1770): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Portoghesi lo attribuisce, con considerazioni critiche, alla mano di Vittone e lo ritiene inviato come codicillo alle tavole di progetto per la parrocchiale di Grignasco, per rendere evidente l'espediente di diminuzione prospettica dell'ordine nelle cappelle laterali (cfr. P. Portoghesi, "La parrocchiale di Grignasco nell'opera di B. A. Vittone", in "Atti e memorie del congresso di Varallo Sesia, 1960", Torino 1962). Tale espediente è espressamente citato da Vittone nelle sue "Istruzioni diverse", pubblicate nel 1766 a commento dell atavola 57 riguardante la chiesa di Grignasco, come degno di particolare considerazione. Lo stesso Vittone nota che la degradazione prospettica dell'ordine e delle arcete gli è riuscita "assai felicemente nè senza appagamento nel suo aspetto delle persone intelligenti, che la videro, secondo me fu di esse accertato" (cfr. B. Vittone, "Istruzioni diverse concernenti l'officio dell'architetto civile", Lugano 1766). Considerato che Vittone tenne rapporti con i capi mastri che ebbero in appalto da costruzione e che erano tenuti a recarsi a Torino per le opportune disposizioni e chiarimenti (Archivio di Stato di Novara), si può ritenere che il disegno in oggetto, non elencato tra quelli consegnati da Vittone il 27/2/1752, sia stato dato successivamente agli stessi capi mastri affichè curassero con precisione l'esecuzione di una soluzione tecnica certamente estranea agli schemi costruttivi tradizionali. Fra le "persone intelligenti" che videro l'opera eseguita e che ne riferirono l'esito felice a Vittone è probabile che siano da annoverare proprio i capimastro A. Fontana e G. A. Magnano. Nel 1763 il vescovo di Novara Balbis Bertone, nella sua Visita Pastorale, testimonia che "parietes elevati sunt" e fa ritenere che a quella data la costruzione della chiesa aveva già raggiunto l'imposta della volta, collocando quindi la datazione del disegno in oggetto tra il 1752 e il 1763. Il disegno è descritto dal Pommer con le dimensioni di cm. 32x23.5 ed attribuito probabilmente ad un seguace di Vittone: egli lo elenca tra i disegni originali di Vittone o del suo studio (cfr. R. Pommer, "Eighteenth century architecture in Piedmont", New York, 1967). Alla scheda cartacea è allegato un lucido relativo alla filigrana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039180
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI recto, in basso - Prospetto della capella nel modo che devon/ terminarsi li cornicioni come anche in pianta segnati - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Vittone Bernardo Antonio (1705/ 1770)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'