busto ritratto di Biagio Moizi

busto, 1825 - 1849

Il ritratto a mezzo busto, in posizione frontale, di Biagio Moizi che indossa un abito con ampio colletto, abbottonato davanti, sul quale è drappeggiato un manto, è scolpito a tutto tondo nella parte superiore mentre presenta dietro le spalle una cavità ricoperta, all'interno, di stucco. Il busto è di colore bianco-giallognolo ed è collocato su uno zoccolo marmoreo

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto raffigura il ritratto di Biagio Moizi che donò all'Ospedale 17 scudi nel 1595 e altri 200 nel 1596, come risulta da un elenco di "Lasciti, donazioni, fondazioni elargizioni a favore dell'Ospedale", compilato da Carlo Pasero (Archivio dell'Ospedale). Inoltre con il Testamento del 17 aprile 1597, rog. not. Tommaso Milano e successivi codicilli del 26 settembre e 2 ottobre 1601 (Archivio Ospedale) lasciò un terzo del suo patrimonio all'Ospedale con l'obbligo di maritare, il giorno di S. Biagio, 12 figlie povere di alessandrini, e due terzi alle carceri e alle orfane di S. Marta. Esisteva nell'Ospedale anche un quadro con il ritratto del benefattore che compare negli inventari sin dal 1635 e poi in quelli del 1654, 1678, 1720, 1737, 1738, 1750 (Archivio dell'Ospedale, Tit. II, Rub. 1, Cat. 1, Busta 2, Fascicoli: 2, 12, 23, 25, 31, 35, 36, 37) ed inoltre in un elenco di quadri dedicati ai benefattori, redatto da Carlo Pasero nel 1960, al n° 80, con l'indicazione: "Biagio Moizi - quadro grande ad olio - 1597. Nello stesso elenco compare il busto di Biagio Moizi, al n° 4, tra quelli posti nel Salone delle Adunanze. Il busto del benefattore fu probabilmente eseguito, insieme ad altri ritratti scultorei di antichi benefattori (cfr. SBAS TO, schede NCTN n° 01/00038127-01/00038135) intorno alla metà dell'Ottocento e prima del 1853 (cfr. C. A. Valle, "Storia di Alessandria dalle origini ai giorni nostri", Torino 1853-1855, Libro VI, p. 460. F. Gasparolo-F. Guasco di Bisio-C. Parnisetti, "Raccolta di iscrizioni alessandrine", Alessandria 1935, pp. 306-307). Testimonia infatti il gusto ottocentesco di quei ritratti attenti al costume e allo stile dell'epoca in cui il personaggio visse. Un particolare modo di rendere l'acconciatura e i baffi, a ciocche corpose, avvicina quest'opera ai busti raffiguranti Lorenzo Sappa e Biagio Arnuzzi (cfr. SBAS TO, schede NCTN 01/00038127, 01/00038129), che inoltre hanno le stesse dimensioni. Il busto è databile alla fine del secondo quarto del XIX secolo. Il busto, collocato nel vecchio ingresso dell'Ospedale, venne spostato nel 1893 nel nuovo atrio, in seguito alla Delibera della Congregazione del 1891 (Archivio Ospedale). Dal 1933, probabilmente fino al 1984, decorò il Salone delle Adunanze insieme ad altri 8 ritratti scultorei di benefattori. Alla data della schedatura la serie dei nove busti si trova in un magazzino sotterraneo dell'Ospedale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038130
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI piedistallo - BIAGIO MOIZI - lettere capitali - ad alveoli, smalto bianco/ smalto rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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