busto ritratto di Biagio Arnuzzi
busto,
1825 - 1849
Il ritratto a mezzo busto, in posizione frontale, di Biagio Arnuzzi è scolpito a tutto tondo nella parte superiore: la nuca e il rigido copricapo indossato dagli ecclesiastici, mentre presenta dietro le spalle una cavità ricoperta, all'interno, di stucco. All'altezza del collo, nella parte posteriore, è infisso un anello di ferro. Il busto è di colore bianco-giallognolo ed è collocato su uno zoccolo marmoreo
- OGGETTO busto
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MISURE
Profondità: 36
Altezza: 70
Larghezza: 62
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
- INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il busto raffigura il ritratto di Biagio Arnuzzi, Arciprete della Cattedrale e Vicario Generale della Diocesi che donò all'Ospedale nel 1569: "60 moggia di terreno e di luoghi 66 2/3"; nel 1604: una casa come risulta da un elenco di "Lasciti, donazioni, fondazioni elargizioni a favore dell'Ospedale", compilato da Carlo Pasero (Archivio dell'Ospedale). Inoltre sulla busta contenente il testamento del 19 febbraio del 19 febbraio 1569, rog. Bernardino Gavigliano (Archivio Ospedale), l'archivista ragioniere Delle Piane annota: "Legato dell'Arciprete Arnuzzi di Lire 7441 di Milano che valsero al Donatore il ritratto intiero ed il busto in marmo". Esiste infatti nell'Ospedale anche un quadro con il ritratto del benefattore a mezza figura (cfr. SBAS TO, scheda cartacea n° 61) che probabilmente fu usato come modello per l'esecuzione del busto, benchè lo scultore abbia omesso il particolare della barba. Il busto del benefattore fu probabilmente eseguito, insieme ad altri ritratti scultorei di antichi benefattori (cfr. SBAS TO, schede NCTN n° 01/00038127-01/00038135) intorno alla metà dell'Ottocento e prima del 1853 (cfr. C. A. Valle, "Storia di Alessandria dalle origini ai giorni nostri", Torino 1853-1855, Libro VI, p. 521. F. Gasparolo-F. Guasco di Bisio-C. Parnisetti, "Raccolta di iscrizioni alessandrine", Alessandria 1935, pp. 308-309). Testimonia infatti il gusto ottocentesco di quei ritratti attenti al costume e allo stile dell'epoca in cui il personaggio visse. Un particolare modo di rendere l'acconciatura e i baffi, a ciocche corpose, avvicina quest'opera ai busti raffiguranti Lorenzo Sappa e Biagio Moizi (cfr. SBAS TO, schede NCTN 01/00038127, 01/00038130), che inoltre hanno le stesse dimensioni. Il busto è databile alla fine del secondo quarto del XIX secolo. Il busto, collocato nel vecchio ingresso dell'Ospedale, venne spostato nel 1893 nel nuovo atrio, in seguito alla Delibera della Congregazione del 1891 (Archivio Ospedale). Dal 1933, probabilmente fino al 1984, decorò il Salone delle Adunanze insieme ad altri 8 ritratti scultorei di benefattori. Alla data della schedatura la serie dei nove busti si trova in un magazzino sotterraneo dell'Ospedale. Il busto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 3, numero che non è riportato sulla scultura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038129
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI piedistallo - BIAGIO ARNUZZI - lettere capitali - ad alveoli, smalto bianco/ smalto rosso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0