All'interno del reliquiario, appeso con un nastro, c'è un medaglione contenente la reliquia e il relativo cartiglio. Insieme al medaglione sono appese due cornicette di cartoncino dorato, sul quale sono impressi motivi floreali e fitomorfi. Sul retro del medaglione, all'interno, sono fissati dei sigilli di ceralacca. La teca del reliquiario è chiusa sul retro da un coperchio metallico e si apre sulla fronte con una finestrell ottagonale, protetta da un vetro. Attorno si sviluppano girali fogliacei conclusi d cartocci; le due volute in basso racchiudono invece un fiore. In alto, fra due mazzi di foglie allungate e di bacche, c'è una croce ornata, alle estremità e all'incrocio dei bracci, da gigli stilizzati. Il fusto è costituito da una figura d'angelo, in piedi, con le bracci aincrociate sul petto. Il basamento presenta sul lato superiore due motivi in rilievo formati da palmette stilizzate. Sulla fronte, falcata lateralmente, c'è un giglio stilizzato in rilievo, sostenuto da due volute contrapposte. Ai lati alcune foglioline completano la decorazione su un fondo granulato da fitte punzonature. Lungo gli spigoli vi sono due mezze foglie d'acanto. Dopo due brevi scalini, il basamento poggia su quattro piedini a zampa di leone. - Continua al campo 'OSSERVAZIONI'
- OGGETTO reliquiario a ostensorio
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MATERIA E TECNICA
cartoncino/ doratura/ impressione
ceralacca/ impressione
VETRO
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fra le reliquie conservate in questa serie di reliquiari, solo quella di S. Gaudenzio si trova citata in uno degli elenchi inventariali. Infatti, nell'Inventario del 1866 compare una reliquia di S. Gaudenzio, conservata in un deposito insieme ad altre otto; un'altra reliquia dello stesso santo era collocata in una statua di rame argentato, dove si trova tuttora (Archivio Storico Diocesano). Delle altre reliquie di S. Agostino, S. Agnese e S. Ambrogio non si fa menzione fino al 1907, quando si trovano collocate insieme a quella di S. Gaudenzio in una serie di reliquiari, quasi sicuramente coincidenti con la serie schedata. Si può pensare ad un'acquisizione successiva al 1866 attraverso una donazione, ma non si hanno dati documentari. La figura ieratica dell'angelo, lo sviluppo dei girali di foglie e fiori, piuttosto ricco, ma stilisticamente controllato, richiamano canoni puristi dell ascultura del secondo quarto dell'Ottocento; il motivo delle palmette sul basamento è d ascendenza architettonica: l'architetto Paolo Rivolta (1817-1873), attivo nel novarese, lo inserisce nel disegnoper la facciata della prima cappella del Sacro Monte di Orta (1848) e della chiesa della S.ma Trinità del Monserrato (1859). I reliquiari sono quindi una produzione Ottocentesca, databile all'incirca al terzo quarto del XIX secolo, in essi vengono rielaborati liberamente motivi che appartengono alla tradizione aulica, con un atteggiamento eclettico abbastanza diffuso nel secolo scorso. Purtroppo non è stato posibile identificare lo stemma impresso sul sigillo, che in base ai repertori disponibili, si può affermare non appartenga ad un vescovo novarese. Questo fatto dovrebbe confermare l'ipotesi di una donazione. Anche l'indicazione a favore di una produzione lombarda è soltanto un'ipotesi che si basa sulla tradizione di acquistare gli arredi sacri presso artigiani o botteghe milanesi o lombarde per quanto riguarda la parrocchiale borgomanerese; mancano dati documentari precisi, soprattutto per il secolo scorso. Nel recente elenco inventariale il reliquiario è numerato con etichetta applicata all'oggetto
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038011
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI reliquiario di S. Agostino, su etichetta - 1 - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0