reliquiario - a ostensorio, opera isolata - bottega romana (secondo quarto sec. XIX)

reliquiario a ostensorio

La teca ovale, scompartita in vani delimitati da un profilo dorato e da una lamina metallica avvolta a spirale, contiene le reliquie fissate a piccoli rombi di carta bianca. Una serie di strisce di carta portano le iscrizioni dei nomi dei Santi: solo la reliquia centrale, incollata su una piccola croce di carta contenuta in un vano ovale, non reca iscrizioni. La teca è chiusa da due cristalli trattenuti da una bordatura metallica avvolta sul contorno da una lamina argentea ritorta a spirale. La sede della teca è pure ovale, delimitata da una cornice decorata a piccole sfere, chiusa davanti da un cristallo e dietro da un coperchio metallico ovale nero esternamente e con fondo rosso scuro all'interno. Attorno alla cornice ovale d'argento, si sviluppano due palme simmetriche che emergono da un'anfora a due manici rettangolari con imboccatura svasata, coppa decorata in alto da una greca e in basso da motivi vegetali e con piede dall'esile fuso (rotto). Il basamento del reliquiario è a scanalature verticali, come un rocco di colonna, e termina in basso con modanature, una delle quali decorata a foglie d'alloro. Ai lati del basamento sono disposti in posizione simmetrica due teste d'angelo alate che - Continua al campoOSSERVAZIONI

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ cesellatura
    Bronzo
    ottone/ laminazione/ doratura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dono del reliquiario si deve, come attesta l'iscrizione, a Pietro Ianetti di Domenico, un grignaschese nato alla fine del Settecento ed emigrato a Roma all'età di 12 anni ai primi dell'Ottocento, e del quale si conserva un ritratto in bassorilievo nella sagrestia della chiesa parrocchiale. L'autentica delle reliquie, firmata in Roma da F. Joseph. Bartholomeus Menochio, è del 2/11/1808 e attesta che le reliquia vennero riposte in una teca d'argento di forma ovale. Sul documento, in aggiunta, è riportata la dichiarazione di riconoscimento delle reliquie, con il permesso di esportarle, da parte della Curia Episcopale di Novara in data 9/5/1833 e ciò lascia supporre che fu lo stessi Ianetti a portarle a Grignasco (Archivio Parrocchiale di Grignasco). Indirettamente lo conferma una lettera del Ianetti del 1836 all'arciprete Stella, in cui ricorda di essere tornato a Grignasco per la prima volta circa 4 anni prima (Archivio Parrocchiale di Grignasco). La coincidenza della data consente di datare l'oggetto al 1832, in accordo con i caratteri stilistici dello stesso. La provenienza romana è confermata dal punzone identificabile con l'esemplare utilizzato per piccoli lavori d'argento al titolo minimo di 889/1000 (Cfr. C. Bulgari, "Argenti, gemmari e orafi d'Italia", Roma 1958, vol. I), istituito il 7/1/1815 ed utilizzato fino al 20/9/1870. Lo stesso Ianetti è ricordato come importante benefattore della chiesa di Grignasco: sua è infatti l'idea (risalente al rimpatrio del 1833) di dotare il paese di una fontana pubblica da erigere alla base della scalinata della chiesa, idea realizzata solo nel 1872-1873, insieme ad un lavatoio pubblico, e suo è il dono di una corona d'argento con pietre collocata sulla sommità del quadro dell'Assunta del Mazzola (Archivio Parrocchiale di Grignasco). Il reliquiario è citato per la prima volta nell'inventario dell'arciprete Stella di metà Ottocento con le parole "Reliquiario di metallo con lastra d'argento colle reliquie di S. Croce e de' SS. Apostoli" fra gli ornamenti dell'altare della chiesa parrocchiale (Archivio Parrocchiale di Grignasco)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037913
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI ricettacolo, cartiglio - S. IACOBI MAJ. AP - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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