ostensorio - a raggiera, opera isolata - bottega milanese (sec. XVIII)

ostensorio a raggiera, 1700-1799

La base e il fusto sono decorati a tutto tondo, la mostra soltanto sulla faccia anteriore. La base, bombata, poggia su un doppio gradino sagomato, decorato con una fascia di fiori e foglie di ninfea. La base presenta nervature, che la dividono in sei scomparti; in quello anteriore è raffigurato l'Agnello dell'Apocalisse con il vessillo e il libro sigillato; negli altri, tre teste di cherubini (in argento fuso) sono alternate con due motivi floreali. Sulla base, che si restringe verso l'alto, si innesta un nodo a pera, decorato con foglie d'acanto, teste di cherubini, rosette, il quale sostiene la mostra. La teca è incorniciata da un anello in cui sono incastonate 12 pietre preziose, o cristalli di colore corrispondente, di diversa specie (smeraldo, topazio, rubino, ametista). Intorno si articola la raggiera, che sostiene una composizione in argento sbalzato, applicata con filo metallico. Sono visibili quattro cherubini poggiati su nuvole; quello in basso regge una cornucopia da cui escono spighe di grano e rami con pampini, viticci e grappoli d'uva (simboli del pane e del vino eucaristici), disponendosi variamente su tutta la raggiera; gli altri cherubini mostrano i simboli dell Passione. I raggi e altri dettagli della mostra presentano tracce di doratura, ormai consunta

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ doratura/ fusione
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Milanese
  • LOCALIZZAZIONE San Sebastiano Curone (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I fluidi contorni curvilinei e la decorazione leggera ed aggraziata indicano, per questo prezioso manufatto, una datazione nell'ambito del XVIII secolo. Il movimento e la fantasia tipici del gusto rocaille sono qui applicati con moderazione; non è impiegata, ad esempio, la linea 'a spirale', che si riscontra spesso negli argenti settecenteschi con questo tipo di struttura, in area genovese o torinese, più direttamente influenzate dal gusto francese. Anche l'esame del punzone esclude la provenienza da Genova, che fino all'inizio del XIX secolo impiega esclusivamente il marchio della Torretta. Possiamo ipotizzare piuttosto la fabbricazione presso una bottega milanese; a tale proposito notiamo che alcuni "Libri dei Conti" sei e settecenteschi di Confraternite erette nella Chiesa Parrocchiale (Compagnia del S.mo Sacramento, Compagnia del Suffragio) indicano sembre la provenienza genovese o milanese per le suppellettili di maggior pregio. Il nome di Franceschelli, leggibile all'interno dell'oggetto, fa riferimento ad un'antica famiglia del paese, ed indica qui probabilmente il donatore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037860
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI interno della base - Stef. Franceschelli - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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