crocifissione di Cristo con la Madonna e San Giovanni Evangelista

rilievo, 1550-1599

La composizione è impostata sulla grande Croce, il cui tronco è posto lungo l'asse di base della tavola rettangolare; i bracci emergono da uno strato di nubi bianche, tra cui si vedono le raffigurazioni antropomorfe del Sole e della Luna. Al di sotto del cielo, lo sfondo rappresenta la città di Gerusalemme, con edifici diversi per forma e colore, cinta da mura in mattoni rossi, con porte e bastioni. La striscia sottostante mostra un paesaggio, con colline, alberi e piccoli edifici isolati. Il gruppo dei dolenti ai piedi della croce, in primo piano, è scolpito ad altorilievo; al centro si vede la Madonna accasciata, sorretta dall'Apostolo Giovanni Evangelista; le altre figure (cinque fra uomini e donne), in piedi, esprimono più compostamente il dolore. I colori dei vestiti sono: rosso, verde, blu, giallo; il manto della Madonna è blu, con il bordo dorat. Il Cristo, la cui grande cfigur scolpita a tutto tondo domina la scena, è rappresentato già morto, con il capo reclinato su una spalla; la barba e i capelli sono scuri, il perizoma è annodato su un fianco, lasciando pendere un ampio lembo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE San Sebastiano Curone (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di questa imponente ancona scolpita non abbiamo trovato menzione nelle Visite Pastorali, antiche o recenti, nè in altri documenti d'archivio. Il Callegaris (cfr. R. Calligaris, "Il patrimonio artistico e prezioso delle chiese di S. Sebastiano Curone", in "Julia Derthona", 3, apr. 1979) indica una possibile datazione tra XVI e XVII secolo. Per quanto concerne la trattazione delle figure, è utile il confronto con alcune opere, in legno e in terracotta, che lo scultore Angelo Marini produsse in area alessandrina, fra il 1570 e il 1580. I costumi dei personaggi e l'accentuato patetismo che caratterizza in particolare la figura della Madonna presentano qualche somiglianza con il gruppo mariniano conservato presso il Museo di Tortona (cfr. "Musei del Piemonte. Opere d'arte restaurate", catalogo della mostra, Torino 1978, p. 94, scheda 24). Anche la figura del Crocifisso sembra riferibile allo stesso ambito cronologico di quello scolpito dal Marini per la Chiesa di S. Croce in Boscomarengo (cfr. "Pio V e S. Croce di Bosco", catalogo della mostra, Alessandria 1985, p. 104) intorno al 1570. Sempre a Boscomarengo sono conservati alcuni pannelli ligneiintagliati da Giovanni Garigioli nello stesso anno (Ibidem, p. 89), che presentano somiglianze con l'opera in esame nella trattazione dello sfondo (tipi di edifici, raffigurazione antropomorfa del Sole), pur differenziandosi nettamente nelle figure, classicheggianti nel Garigioli. Le figure della nostra Crocifissione sembrano piuttosto rivelare influssi ispano-fiamminghi, che suggerirebbero contatti artistici dell'gnoto autore con la Spagna di Filippo II: la decorazione delle grandi opere da lui volute (la reggia-convento dell'Escorial; i palazzi della nuova capitale, Madrid) impegna infatti artisti provenienti da diversi paesi, favorendo quindi in Europ e in Italia, la diffusione della predominante cultura spagnola
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037852
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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