colonna corinzia, serie di Ravelli Bartolomeo (primo quarto sec. XVII)

colonna corinzia, 1614 - 1616

Si tratta di quattro colonne di ordine corinzio, impostate su toro e gola, rudentate, leggermente rastremate. Il capitello, partendo da un collarino di base, si sviluppa in foglie d'acanto, strutturate su tre ordini alternati, dall'ultimo dei quali si dipartono sottili ed eleganti caulicoli arrotolati. Superiormente a questi l'abaco appare modanato e cavo. Le colonne si presentano dipinte in oro e azzurro

  • OGGETTO colonna corinzia
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ intaglio/ doratura/ pittura
  • MISURE Altezza: 229
  • ATTRIBUZIONI Ravelli Bartolomeo (1589/ 1645-1646)
  • LOCALIZZAZIONE Boccioleto (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la testimonianza del fabbriciere Riccardo Cucciola (com. or. agosto 1989) le quattro colonne provengono dall'oratorio della Madonna del Sasso. L'indicazione risulta determinante per la proposta di ricostruzione dell'ancona lignea eseguita da Bartolomeo Ravelli nel 1614-16 per l'altare maggiore del Santuario, ora smembrato (G. Testori-S. Stefani Perrone, Artisti del legno. La scultura in Valsesia dal XV al XVIII secolo, Borgosesia, 1985, p. 301). Ampia descrizione del complesso risulta dalla visita del cardinale Taverna nel 1616: "Jcon magnifica ex ligno simplici artigiciose elaborata nondum perfecta, inserviens pro ornatu Jmaginis B. V. in pariete depicta existens, cuius conspectus patet in medio dictae Jconis pro quo Jcona impensa fuerunt scuta 200 ut dixit curator. Est jmago miraculosa et magnae devotionis et est ad eam concursus populorum circonvicinorum omnibus diebus festis sed precipue die festo Nativitatis B. V. quo dei agitur festivo in honore huius Ecclesiae" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Acta Visitationum, t. 98, 1618, f 72, visita del vescovo Taverna). Altre indicazioni sono reperibili nelle visite del 1641: " Altere adest sub ea (capilla) cum jcone B. M. V. in saxo, depicto ligneo, pictura, aureo eleganter ornata, et elaborata" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Acta Visitationum, t. 134, 1641, f 44, visita del vescovo Tornielli); del 1665: " Pro jcone adest jmago B. Virginis in Saxo Montis depicta cum coronice lignea aurata totam faciem continente, cum multis statuis ligneis auratis" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Acta Visitationum, t. 184, 1665, f 141, visita del vescovo Odescalchi); del 1697: "Jconem format Jmago B. M. V. Puerum Jesum gestantis pervetusta in monte ex saxo ipso depicta sub vitro occlusa, et coronide lignea insculpta et inaurata, quae totam frontem occupat circum ornata" (Archivio Storico Diocesano di Novara, Acta Visitationum, t. 217, 1697, f 50, visita del vescovo Visconti). Nel 1714 Francesco Antonio D'Alberto viene pagato per la doratura del complesso ligneo che già era stato dorato nel 1620 da Melchiorre d'Enrico (Boccioleto, Arch. parr., documenti citati da S. Stefani Perrone in G. Testori-S. Stefani Perrone, 1985, p. 150). Per notizie sull'attività di Bartolomeo Ravelli si consulti il regesto compilato dalla Stefani alle pp. 154-155 dell'opera citata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100035839
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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