San Giovanni Evangelista

scultura, 1640 - 1660

Il santo si presenta scalzo e rivestito di una corta tunica di colore chiaro, cui si sovrappone, in mossi ed artificiosi panneggi, un manto azzurro. Il capo, rivolto verso l'alto ed incorniciato dalla capigliatura castana, disposta in ciocche distinte, unitamente al nervoso intreccio delle mani, giunte all'altezza del petto, ne traducono l'atteggiamento commosso e supplice

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ pittura
  • MISURE Profondità: 23
    Altezza: 72
    Larghezza: 36
  • AMBITO CULTURALE Bottega Della Valsesia
  • LOCALIZZAZIONE Boccioleto (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua è da avvicinare a quella rappresentante la Madonna Addolorata, costituendo con quella un gruppo scultoreo da pensarsi probabilmente collocato ai lati di un crocifisso. Lo confermerebbero l'impostazione stessa delle figure in simmetrico bialnciamento, l'individuazione della direzione degli sguardi, l'accentuazione patetica degli atteggiamenti. Valgono a proposito le osservazioni di P. Venturoli in AA. VV., Museo Novarese, Novara, 1987, pp. 296-97, nelle schede relative ad una Addolorata e ad un San Giovanni, attribuibili ad uno scultore novarese del secolo XVII. Un confronto non proponibile su basi stilistiche, ma quantomeno tematico, è possibile in altre aree alpine: valga in territorio bergamasco l'esempio del complesso ligneo di scuola fantoniana pubblicato in Bergamo-Restauri. Interventi di restauro eseguiti nella provincia di Bergamo (a cura di P. Venturoli), Bergamo, 1985, pp. 104-105; e in Alta Moriana l'Addolorata e il San Giovanni dalla parrocchiale di Venaus (Valle di Susa. Arte e storia dall'XI al XVIII secolo, a cura di G. Romano, Torino, 1977, sc. 44, p. 122. Dal punto di vista compositivo e per certe soluzioni espressive le due statue sono invece avvicinabili alle due sculture nella parrocchiale di Rimella (G. Testori-S. Stefani Perrone, Artisti del legno. La scultura in Valsesia dal XV al XVIII secolo, Borgosesia, 1985, figg. 51 e 51 bis). Il panneggio di quelle provenienti da Boccioleto è comunque più mosso ed avviluppato, gli atteggiamenti, che pur per gestualità sono di simile impostazione (le braccia aperte della Vergine, le mani congiunte del Santo, l'alternanza nell'avanzamento della gamba) sono più patetici e caricati. La provenienza dall'Oratorio di sant'Andrea al Genestreto è stata confermata dalla testimonianza del fabbriciere Riccardo Cucciola (com. or. agosto 1989), ma non ha trovato indicazione nelle visite pastorali consultate che forniscono poche e scarne informazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100035838
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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