Santo vescovo

decorazione plastica, 1650 - 1699

Placchetta di forma ovale circondata da volute e ricciolo affrontate; al centro figura di santo in abiti vescovili con mitria e pastorale

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    Ottone
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I candelieri sono di fattura pregevole; la decorazione della base può essere utile per identificarne la provenienza, anche se le indicazioni non sono convergenti: l'immagine della Madonna può rimandare all'altare del Rosario o a quello dell'Annunziata; il santo vescovo potrebbe essere San Carlo Borromeo (a cui è dedicato un altare all'interno della parrocchiale); l'ostensorio può far riferimento alla Compagnia del SS. Sacramento che aveva l'oratorio in un'ala della chiesa. A meno di ammettere un uso comune, che avrebbe comportato una divisione della spesa, resta difficile un'attribuzione ad un altare in particolare. I candelieri potrebbero anche essere stati realizzati per una delle Confraternite - del SS. Sacramento o del SS. Rosario - o per la stessa parrocchiale e le figure potrebbero richiamare ai più importanti altari della chiesa. A questo proposito sono interessanti alcune spese della Compagnia del SS. Sacramento: nel 1669 vengono registrati pagamenti fra gennaio e maggio per "candelieri et croce inargentati fati fabricare in Milano per uso del altar maggiore" per un totale di £. 520. Poco dopo "Adi 6 giugno 1669 dato al detto priore per portar à Milano bonconto delli candelieri si fanno fabricar di nuovo in luoco delli altri fati fabricare ed venduti (?) per la cappella del SS.mo Rosario £. 150" (Archivio Parrocchiale Borgomanero, Libro B n. 3, Compagnia del SS.mo Sacramento, 1623-1678, ff.120-121). L'esecuzione va collocata nella seconda metà del XVII secolo; stilisticamente appaiono legati al gusto barocco, pur senza un'eccessiva ridondanza: il modellato è morbido, il nodo è tondeggiante e decorato da cherubini, compaiono festoni con nastri e frutta, come anche negli stucchi realizzati durante il rinnovamento della seconda metà del secolo, sull'organo e sull'altare. Evidentemente questa era una decorazione particolarmente apprezzata, poichè ritorna anche in altre serie di candelieri presenti in parrocchiale. Come questi, possono essere stati eseguiti da un artigiano milanese; in tale ambito generalmente venivano commissionati arredi e suppellettili di pregio per la parrocchiale, come dimostrano le note di spesa citate. E' da considerare come, in uno degli esemplari, l'immagine del santo vescovo sia stata sostituita in epoca imprecisata da una placchetta raffigurante la Vergine; l'intervento è piuttosto grossolano ed è visibile come nell'applicazione non si sia badato alla decorazione sottostante. Anche l'esecuzione della placchetta è poco elegante e scadente. E' difficile risalire alle motivazioni di questa sostituzione, forse una lacuna dovuta ad un furto o alla cattiva conservazione della placchetta originaria. Anche la corona del piattello e la base lignea sono aggiunte successive
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034676-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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