veste di confraternita, serie - manifattura genovese (secondo quarto sec. XIX)

veste di confraternita, 1839 - 1839

La parte anteriore della cappa è formata da 2 pezzi di tessuto uniti da una cucitura verticale; l'apertura centrale, dallo scollo rotondo fino alla vita, è chiusa da 5 bottoni dorati. Altri 2 pezzi, arricciati intorno al collo e uniti da una cucitura verticale, formano la parte posteriore, leggermente più lunga. Due pezzi triangolari si inseriscono sui fianchi partendo dalle ascalle. Ogni manica è confezionata con un solo pezzo. La veste è foderata solo parzialmente in tela. Armatura: Raso ricamato, di colore rosso. Ricamo realizzato con oro filato, riccio, lamellare; imbottiture in cartolino e in fili grezzi; il ricamo è realizzato in fili distesi, fissati con fili di seta gialla. Il motivo decorativo è dato da 3 differenti elementi stilizzati, due floreali e il terzo con spighe. I paramani e i paratasche sono in velluto tagliato unito, di colore nero, ricamati come la veste. In questo caso la sagoma dei bordi è sottolineata da un ricamo a cordoncino. Sulla superficie sono ripetuti i motivi della veste ma più piccoli. Un motivo lineare sinuoso, formato da foglioline stilizzate alternate a tondini, completa la decorazione

  • OGGETTO veste di confraternita
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela
    seta/ raso
    seta/ ricamo in oro
    seta/ velluto liscio o tagliato
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Genovese
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli Inventari e i Libri di spese delle Confraternite aventi sede in questo Oratorio documentano frequenti rinnovamenti delle vesti processionali, dovuti principalmente al deterioramento causato dall'uso ininterrotto. Le cappe rosse sono il costume tradizionalmente indossato dai Confratelli della Compagnia di S. Giovanni Battista (Archivio Vescovile di Acqui) e da quelli della Compagnia del S.mo Crocifisso (Archivio della Confraternita). Fra le numerose menzioni di serie di cappe rosse "vecchie e nuove" riportate nei documenti dell'Oratorio, la nota datata 1839 che riporta l'elenco dei benefattori "per la compra delle Cappe di raso rosso ricamate in oro" (Archivio) ci sembra riferibile alle nostre. Inoltre, 3 lettere datate 13 settembre, 27 giugno e 16 ottobre 1839 e indirizzate al sig. Giacomo Toriello di Ovada, firmate "Filippo Turca" o "Tusca", sollecitano il pagamento di lire 150 di Piemonte per "residuo di 3 cappe consegnate": anche il numero di esemplari della serie acquistata nel 1839 corrisponderebbe quindi alla nostra. Le tre cappe si situerebbero dunque nel periodo in cui, superato ormai il gusto decorativo Impero che in questo particolare ambito si protrae fino agli anni Trenta (F. Franchini Guelfi, "La Liguria delle Casacce", Genova 1982), si assiste ad una tardiva ripresa settecentesca: la disposizione in teorie parallele dei piccoli motivi floreali ricorda infatti la decorazione dei tessuti prodotti negli ultimi decenni del XVIII secolo; mentre d'altra parte possiamo notare che nelle cappe della seconda metà del XIX secolo il ricamo forma di preferenza alti bordi che ornano il fondo della sottana, con effetto più greve
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034571
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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